19:41 venerdì 20 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

Alle Maldive c’è una coppia intrappolata in un viaggio di nozze eterno

06 Aprile 2020

Travolti da un insolito destino nell’azzurro Oceano Indiano. È quanto accaduto a Olivia e Raul De Freitas, una coppia sudafricana costretta a rimanere su una delle isole delle Maldive, in cui si erano recati il 22 marzo per un viaggio di nozze che sarebbe dovuto durare solo sei giorni. Nonostante nutrissero preoccupazioni circa il volo a causa delle restrizioni sui viaggi per il Coronavirus, la prenotazione non era stata cancellata. «Andate e divertitevi, nel caso dovessero esserci problemi come cittadini sudafricani non avrete problemi a tornare subito a casa», aveva assicurato l’agente di viaggi. E così sono partiti, e dopo tre giorni tutti gli aeroporti in Sud Africa sono stati chiusi, e i voli di rientro cancellati.

Come riporta il New York Times che ha raccontato la storia del loro viaggio di nozze prolungato, mentre tutti gli altri ospiti dei bungalow del resort hanno preso gli ultimi voli per i rispettivi Paesi, Silvia e Raul non ci sono riusciti. «Hanno anche pensato di prendere il motoscafo, che di solito si affitta per un’ora, caricarlo di valigie e cercare via mare l’aeroporto più vicino su qualche isola. Ma quando hanno scoperto che se in aeroporto non avessero trovato alcun volo non sarebbero probabilmente stati autorizzati a tornare al resort, hanno deciso di arrendersi», e rimanere in vacanza. Per questo hanno deciso di rivolgersi all’ambasciata sudafricana più vicina, quella in Sri Lanka, per chiedere aiuto, ma un funzionario ha spiegato loro che l’unica opzione per tornare a casa sarebbe stata quella di noleggiare un jet privato a proprie spese, per almeno 104 mila dollari da dividere tra tutti gli altri 40 sudafricani sparsi e bloccati tra gli atolli delle Maldive: ma non sono riusciti a contattarli tutti. E tra quelli che hanno chiamato quasi nessuno era disposto a spendere così tanto.

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There’s an inexplicable rush that surrounds special moments. And you can feel it in waves, in all boundlessness, at the luxurious Cinnamon Velifushi Maldives. It is the perfect destination to enjoy your annual family holiday, or that trip with your special one. Dine at our gourmet restaurants serving an international platter in the most scenic setting. Or, simply go fishing with the lovely company you keep. No matter, what you choose to do, here’s where you can savour it in absolute luxury. Shall we show you around? Opening October 1st, 2019. #CinnamonVelifushiMaldives #InspiringMoments #CinnamonHotels #NewHotelOpening #MaldivesIslands #MaldivesIslandResort #LuxuryResorts #HotelsinMaldives #BeachHoliday #Maldives

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Così dal 28 marzo la neo famiglia De Freitas è stata l’unica coppia presente al Cinnamon Velifushi Maldives, obbligando lo staff del resort a essere al lavoro per motivi assicurativi, a causa della loro presenza. «Ma il personale l’ha presa bene», scrive il Nyt. «Erano lì con loro e non avevano nient’altro da fare. E quindi rifacevano la stanza 5 volte al giorno, preparavano cene gourmet, organizzavano spettacoli soltanto per la coppia, in nove camerieri servivano la colazione», mentre il costo del pernottamento crescevaogni giorno. «Chiunque vorrebbe rimanere bloccato su un’isola tropicale. Ma la verità è che si sta trasformando in un incubo logistico», ha detto la donna. Domenica 5 aprile, intanto, l’ambasciata li ha costretti a spostarsi in un altro resort che sta raccogliendo tutti gli altri sudafricani rimasti alle Maldive per poter organizzare un volo privato di ritorno. Come scrive il New York Times, in pochi ne sono stati entusiasti.

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