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Il New York Times ha raccolto le buste di plastica più belle di New York prima che spariscano per sempre

A volte non è facile entrare nell’ordine di idee di certe cose, e la possibilità che un giorno le buste di plastica non esistano più è per molti di noi una di quelle volte. Insomma, cosa c’è di più ovvio, banale e scontato di una busta di plastica per portarsi dietro una spesa, del materiale per l’ufficio, un paio di scarpe di ricambio o persino un pallone? Eppure in giro per il mondo c’è già chi si sta abituando a farne a meno. Nello Stato di New York in America, ad esempio, dove a partire da ieri è entrato in vigore un severo divieto di utilizzo per le buste di plastica (in Europa, invece, saranno bandite entro il 2021).

Alcune delle buste fotografate dal New York Times
Per tutti questi motivi, il New York Times ha pubblicato una sorta di pre-epitaffio per commemorare le buste che nel giro di pochi anni potrebbero restare soltanto un vecchio ricordo o persino un cimelio da collezionisti. Scritto da Annalisa Quinn con il supporto fotografico di Tony Cenicola, il pezzo è interattivo e mostra decine di buste di plastica, ciascuna diversa dall’altra ma tutte contrassegnate da alcuni leitmotiv come ad esempio il sempre presente «Thank You!».
«Troppo a lungo», aveva detto lo scorso anno il Governatore Andrew Cuomo, «[le buste di plastica, ndr]hanno rovinato il nostro ambiente e intasato i nostri canali». Il provvedimento, almeno all’inizio, non sarà eccessivamente restrittivo: consentirà l’utilizzo dei sacchetti monouso in alcuni casi “eccezionali”, ad esempio ai clienti delle lavanderie o per la consegna di cibo a domicilio. Nel lungo termine tuttavia il destino delle buste di plastica sembra segnato: se il provvedimento nel New York sarà efficace, sono destinate a scomparire.

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