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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Più che Netflix e Amazon sono i siti porno a raccogliere più dati su di noi

14 Dicembre 2018

I maggiori flussi di dati non provengono dai colossi dell’intrattenimento quali Netflix o Amazon, ma dai portali della pornografia online. Secondo i dati riportati da Quartzi siti che fanno capo al network Pornhub registrano quotidianamente 125 milioni di visite, con ricavi annuali pari a 97 miliardi di dollari Il vero dominus del settore è la canadese MindGeek, proprietaria di miriadi di aziende più piccole, piattaforme e aggregatori. Con centinaia di milioni di accessi, questa holding accede ai dati di un’enorme platea, ricavandone contenuti personalizzati. Veicolando soprattutto video di circa venti minuti, questi ultimi sono inoltre piuttosto economici da realizzare. MindGeek agisce da monopolista de facto dell’intrattenimento a luci rosse, mostrando particolare scaltrezza. L’analisi delle informazioni è affidata a programmi come Pornhub Insights, che passano in rassegna miliardi di informazioni, spesso filtrate attraverso macrosettori come politica o pop.

Il dominio della compagnia è reso possibile anche dalla mancanza di leggi ad hoc. Il professore della UCLA Raustiala evidenzia come i video hard vengano trasmessi in streaming, modalità di riproduzione che facilita ulteriormente la raccolta dati. Raustiala, autore con il collega Spigman di uno studio sul tema, sostiene che la MindGeek sia «all’avanguardia» se si parla di big data. L’azienda investe soprattutto sui contenuti su misura, puntando a conquistare nuovi utenti disposti a pagare per un abbonamento. Le società collegate attirano gli spettatori realizzando delle scene precise fin nei minimi dettagli, dal tipo di abiti ai colori dell’arredamento; analizzando i tempi di fruizione dei video è inoltre possibile tracciare un identikit, più o meno accurato, del pubblico di riferimento; sono meccanismi simili a quelli usati da Netflix con gli algoritmi.

Poiché i contenuti pornografici non prevedono budget paragonabili alle grosse produzioni hollywoodiane, possono adattarsi rapidamente ai cambiamenti del pubblico: durante il 2018, ad esempio, i dati Pornhub Insights hanno visto prevalere le ricerche legate a Stormy Daniels e Fortnite. Il potere delle società leader nel porno non è solamente economico: le ricerche concordano sull’influenza esercitata dai filmati su vita e abitudini sessuali degli spettatori. Va infine considerata l’importanza per il settore della tecnologia: basti pensare all’implementazione di nuovi strumenti (YouPorn nel 2018 ha sperimentato servizi di Intelligenza Artificiale e una ricerca per emoji), mentre diverse case di produzione iniziano ad utilizzare la realtà virtuale.

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