Hype ↓
19:34 venerdì 16 maggio 2025

The Paris Review ha raccontato il libro più strano di Virginia Woolf, la biografia di un cane

19 Ottobre 2018

Su The Paris ReviewErin Schwartz ha scritto un articolo che parla di Flush, uno dei libri meno letti e conosciuti di Virginia Woolf. Pubblicato nel 1933, Flush è la biografia inventata di un cane. Il personaggio principale si ispira a un cocker spaniel realmente esistito: il romanzo racconta la sua avventurosa esistenza, dagli anni dell’infanzia alla morte in Italia. Non è affatto sorprendente, trattandosi di Woolf, che un libro che racconta la storia di un cane sia un’opera letteraria sorprendente e modernissima, un modo buffo e geniale per esplorare la storia dell’Inghilterra che si posiziona accanto a capolavori come Orlando e Tra un atto e l’altro.

Considerato che parliamo di Virginia Woolf, non ci sorprenderà neanche apprendere dall’articolo della Paris Review che, subito dopo averlo scritto, l’autrice rinnegò il libro che cominciò a scrivere per “riposarsi”, subito dopo il faticoso parto di Le onde. L’idea di raccontare la storia di un cane maturò durante la lettura delle lettere d’amore tra la poetessa Elizabeth Barrett e Robert Browning, nelle quali faceva spesso capolino il dispettoso Cocker Spaniel della donna. Un libro facile da scrivere, all’inizio, che verso la fine si trasformò in un’ulteriore fonte di stress, tanto che alla vigilia della sua pubblicazione Woolf scrisse nel suo diario: «Flush sarà fuori giovedì e io sono molto depressa».

Nelle sue lettere lo definisce “un giochino imbarazzante», ma non appena qualcuno complimenta con lei per il libro, ritrova un po’ di sicurezza. Così rispondeva all’amica Sibyl Colefax: «Sono molto felice che ti sia piaciuto. Penso che dimostri la tua grande capacità critica, perché il libro era tutta una questione di accenni e sfumature, e praticamente nessuno, a parte te, era ancora riuscito a vedere quello che cercavo di mostrare».

Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.