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È stata appena lanciata Watermelon+, una piattaforma streaming dedicata al cinema palestinese Tanti dei migliori film palestinesi prodotti negli ultimi anni, quasi mai arrivati nelle sale italiane, adesso disponibili in streaming.
Pope Crave ha dato la notizia della fumata bianca prima di Vatican News L'account di meme ha dato l'Habemus Papam con ben quattro minuti di anticipo rispetto al profilo ufficiale del Vaticano.
È Papa da neanche 24 ore ma Leone XIV è già riuscito a far arrabbiare i trumpiani Perché in passato ha espresso delle cattolicissime opinioni sull'immigrazione, ma soprattutto perché ha osato criticare JD Vance.
Tommy Cash ha fatto un remix di “Espresso Macchiato” assieme a Tony Effe Esce il 9 maggio a mezzanotte e sarà l'ultimo atto della vacanza italiana di Cash prima di partire per l'Eurovision.
Blossoms Shanghai, la prima e unica serie tv diretta da Wong Kar-wai, arriverà in streaming su Mubi Dopo due anni dall'uscita in Cina, finalmente potremo vederla anche noi.
Anche Netflix vuole essere TikTok e lancia il feed per vedere film e serie in formato verticale Permetterà di scrollare tra clip e trailer dall’app su smartphone, alla ricerca di qualcosa da guardare. 
Quella di Timothée Chalamet ai David è stata davvero una pessima serata E dire che l'attore ha pure saltato il Met Gala per partecipare alla premiazione, assieme alla fidanzata Kylie Jenner.
Con Vermiglio, Maura Delpero è diventata la prima donna a vincere il David di Donatello per la Miglior regia E il suo si è confermato il film italiano dell'anno, portandosi a casa ben sette statuette.

Che fine ha fatto l’Isis? Si sta riorganizzando in Iraq

28 Agosto 2018

Ci eravamo abituati a non pensare più, o quasi, all’Isis, e invece pare il gruppo terrorista si stia già riorganizzando. I segnali sono molteplici, avverte Hassan Hassan, analista del Tahrir Institute for Middle East Policy, che ha scritto un articolo divulgativo per l’Atlantic. Per cominciare Abu Bakr al-Baghdadi, il “califfo” che non si faceva sentire più da un po’, ha tenuto un discorso lo scorso mercoledì, dove lodava la rinascita dell’Isis e invitava i suoi seguaci a riorganizzarsi in Iraq e a colpire in Occidente. Non si tratta, purtroppo, solo di propaganda, almeno per quel che riguarda l’Iraq: fonti d’intelligence, riporta infatti Hassan, hanno registrato una riorganizzazione del gruppo nelle zone di Kirkuk e Dilya.

Per capire quello che sta succedendo, bisogna prima avere chiaro che l’Isis è stato, in proporzioni e fasi alterne, almeno tre cose: un sedicente “califfato”, cioè un’entità para-statale che per un certo periodo ha governato di fatto su un territorio che si estendeva tra la Siria e l’Iraq; una milizia guerrigliera, nata inizialmente in Iraq e poi estesasi anche in Siria quando è iniziata la guerra civile (Hassan, che questo riassunto delle puntate precedenti non lo fa, dandolo per scontato, utilizza il termine “insurgency”); e infine un movimento terrorista che colpisce all’estero, come si è visto in varie città europee.

L’entità para-statale, come in molti sanno, è stato in soldoni sconfitta. E si può dire che il 2018 è stato un anno in cui l’Europa è stata meno colpita dal terrorismo rispetto agli anni precedenti (pensiamo alle stragi del Bataclan del 2015, di Bruxelles nel 2016 e di Manchester nel 2017). Quello che sta succedendo, avverte però Hassan, è che «l’Isis ha compiuto una transizione da califfato a guerriglia senza perdere pezzi». In altre parole è tornato alle sue origini, quelle di una milizia armata attiva soprattutto nelle zone sunnite dell’Iraq. E da lì potrebbe ripartire per espandersi nuovamente. Non a caso al-Baghdadi, nota l’analista, ha citato spesso al-Zarqawi, considerato il fondatore del gruppo attivo in Iraq destinato poi a diventare l’Isis, e ha ripetutamente sottolineato che la rinascita passa dall’Iraq.

Per chi volesse approfondire, l’articolo intero, intitolato “ISIS is ready for a resurgence”, si può leggere qui.

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