20:18 venerdì 20 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

Il caldo ci rincretinisce e la scienza lo conferma

12 Luglio 2018

L’ha raccontato Vice: un gruppo di ricercatori guidati dal dipartimento di Salute Pubblica di Harvard ha approfittato del record di caldo registrato durante l’estate del 2016 per studiare come le alte temperature condizionano le capacità cognitive di persone giovani e sane. Le loro scoperte sono state pubblicate soltanto un paio di giorni fa su PLOS Medicine. Come sottolinea Vice, solitamente questo genere di ricerche indaga gli effetti del caldo sulle porzioni di popolazione più deboli e a rischio, come bambini e anziani: quasi mai gli studi si concentrano sul settore “forte” della popolazione. In questo caso invece, gli studiosi hanno voluto selezionare un campione di giovani in ottima salute. I ragazzi sono stati collocati per qualche giorno in due edifici diversi: uno moderno e dotato di un impianto di aria condizionata funzionante, l’altro costruito intorno al 1930 e senza condizionatore. Al loro risveglio, tutti sono stati invitati a risolvere due tipi di test: uno che chiedeva loro di identificare molto velocemente parole e colori, un altro composto da problemi matematici molto semplici.

Durante i giorni più caldi, gli studenti senza aria condizionata si sono rivelati più lenti nel test dei colori e hanno fatto più errori nei test di matematica, mentre quelli che stavano “al fresco” si sono dimostrati molto più veloci e accurati: è la prova che il caldo rende più difficile concentrarsi e rallenta i tempi di reazione. I ricercatori sperano che questi risultati possano trasmettere un messaggio importante e cioè che il cambiamento climatico ha il potere di provare danni in ogni parte della popolazione, non solo nei più deboli. «Il deficit nelle funzioni cognitive provocato dal caldo si estende a tutti, e può avere conseguenze significative sul livello di istruzione, la produttività e la sicurezza sul posto di lavoro».

Foto Getty
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