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20:02 lunedì 9 giugno 2025
Calenda è andato al seggio per votare al referendum ma lo hanno mandato via perché aveva la tessera elettorale “esaurita” È corso a farsene fare una nuova e poi è tornato di fretta al seggio, dove infine è riuscito a votare.
La cosa più vandalizzata nelle proteste di Los Angeles sono i robotaxi Più delle banche, dei McDonald’s, dei negozi di lusso e di fast fashion.
Nel mondo dell’arte ci si chiede perché le opere di Adrien Brody vengano esposte nonostante siano veramente brutte Piacciono solo ai galleristi, a quanto pare. E a un collezionista che ne ha acquistata una per quasi mezzo milione di dollari.
Anche Khaby Lame è finito in mezzo ai raid anti immigrazione negli Stati Uniti Per tutto il fine settimana ci sono stati voci di un suo arresto e detenzione. Poi si è scoperto che in realtà aveva il visto scaduto da un pezzo.
Nove donne hanno accusato Jared Leto di molestie sessuali e molte altre si stanno facendo avanti Tutto è partito da un'inchiesta di Air Mail. Alcune delle presunte vittime erano addirittura minorenni, all'epoca dei fatti.
Dua Lipa non poteva scegliere una canzone migliore di “A far l’amore comincia tu” per il suo concerto a Milano In ogni città in cui fa tappa con il suo tour, sceglie un classico del pop locale da cantare. Per l'Italia ha deciso di omaggiare Raffaella Carrà.
Il corriere della droga preferito da Pablo Escobar ha fatto un podcast In Cocaine Air Tirso “TJ” Dominguez racconta com'è lavorare per il più famoso signore della droga della storia. Esce il 23 luglio su tutte le piattaforme.
A Hong Kong c’è un musical in cui Trump e Zelensky si massacrano a colpi di assoli Lo spettacolo Trump, The Twins President, ovviamente sold out, traspone in musica anche il litigio tra i due nello Studio Ovale.

Qual è il numero perfetto di storie Instagram da pubblicare?

05 Luglio 2018

Se l’è chiesto Steve Rousseau su Digg: qual è il numero giusto di storie da pubblicare per non rischiare di ammorbare il proprio pubblico e, allo stesso tempo, evitare di sparire dalla lista in continuo aggiornamento? Il redattore, lo ammette fin da subito, è un osservatore di storie compulsivo: «La vita è piena di traguardi inutili. Il mio è guardare ogni singola storia che compare nel mio feed. Ogni volta che apro Instagram, i tondini viola/arancio mi tentano. Le persone stanno facendo cose. Devo guardarle, consumarle. È esasperante! Ogni giornata presenta un nuovo flusso di storie che mi sento obbligato a guardare».

Invece di interrogarsi sulla sua salute mentale (almeno per quanto riguarda il suo rapporto con le storie di Instagram) e incoraggiarsi a utilizzare il cellulare in modo più sano, Rousseau ha pensato bene di suggerire al mondo un nuovo standard da seguire per un uso adeguato delle storie, che consenta a lui e a tutti di guardarle senza incorrere nella sgradevole sensazione di perdere gran parte del materiale disponibile. In seguito a una serie di accurati calcoli e riflessioni, Rousseau è giunto alla conclusione che, secondo lui, il numero perfetto di storie da pubblicare in un periodo di 24 ore è 3 (consentito pubblicarne di meno, ma non di più).

Questi i conti che l’hanno portato a una tale conclusione: nelle storie una normale foto è osservabile per 5 secondi mentre un video va avanti al massimo per 15 secondi. In media ogni utente segue tra i 250 e i 700 account. Se un terzo, o addirittura la metà di questi profili postano ciascuno una manciata di storie al giorno, il risultato è che ci troviamo davanti un “film” che può andare avanti anche per più di un’ora. Pubblicando non più di 3 storie al giorno, invece, ogni utente richiede agli altri tra i 15 e i 45 secondi di attenzione e soprattutto permette a chi guarda di limitarsi a tre toccate sullo schermo se vuole saltare e andare avanti.

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