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Il nuovo regolamento per la tutela dei minori online in Regno Unito ha bloccato i post sulla guerra in Ucraina e Gaza Sono stati tra i primi contenuti online a essere oscurati dalle nuove regolamentazioni inglesi, prima di pornografia e video violenti.
L’assessore ai grandi eventi del comune di Roma sta facendo di tutto per portare gli Oasis in città Anche se al momento la reunion dei fratelli Gallagher non prevede l'Italia, Roma si è già fatta avanti con insistenza. 
La campagna pubblicitaria di Sydney Sweeney per American Eagle è sempre più un caso politico Dopo le polemiche sullo slogan scelto per accompagnare le foto a difendere l’attrice è intervenuta anche la Casa Bianca.
È morto Robert Wilson, il regista che inventò l’opera teatrale totale Con spettacoli come Einstein on the Beach portò musica, videoinstallazioni e l’interdisciplinarietà a teatro, modernizzandone il linguaggio.
Dopo otto anni di studio non stop, la Lofi Girl si è finalmente diplomata Il volto dell’amatissimo canale YouTube ha mostrato il diploma su TikTok, dopo aver tenuto compagnia a milioni di studenti e lavoratori.
In Nepal oltre il 70 per cento delle auto vendute è elettrico In soli cinque anni il tasso di auto elettriche in circolazione nel paese ha raggiunto quello di Norvegia e Singapore. 
Hollywood sembra intenzionata a dare un sequel a tutte le commedie romantiche degli ultimi trent’anni Mentre si gira "Il diavolo veste Prada 2" sono stati annunciati i ritorni di "Il matrimonio del mio migliore amico" e "Sognando Beckham".
A Newton, in Massachusetts, i residenti stanno protestando perché è stata rimossa la bandiera italiana dipinta su una strada La linea tricolore era un simbolo storico: la sindaca ha difeso la scelta parlando di esigenze di sicurezza stradale.

È stato scoperto il virus più antico del mondo

11 Maggio 2018

Fino a pochi giorni fa, nessuno era mai riuscito ad studiare sequenze di virus più vecchie di qualche centinaio d’anni. Recenti studi hanno invece scoperto frammenti di DNA in un reperto risalente a circa 7000 anni fa, più precisamente nei denti di un uomo ritrovato durante alcuni scavi in Germania. Lo ha riportato l’Atlantic: le moderne tecnologie sono state in grado di riconoscere il virus HBV come responsabile del decesso dell’individuo. Lo sviluppo delle analisi potrebbe portare avanzamenti sostanziali nella mappatura delle epidemie preistoriche.

A riconoscere il virus sono stati due gruppi di ricerca distinti, pervenuti contemporaneamente alla stessa conclusione. Il primo gruppo, guidato da by Ben Krause-Kyora e Johannes Krause in Germania, ha condotto le proprie ricerche sull’uomo di 7,000 anni e su altri reperti più recenti, rispettivamente di 5,000 e di 1,000 anni fa. Una seconda ricerca è stata invece condotta a Copenhagen dal professor Eske Willweslev, sui resti di 12 individui risalenti all’Età del Bronzo. Entrambe le ricerche hanno attestato frammenti del DNA in questione: dopo aver infettato il fegato ed essere entrato in circolazione, il virus si è preservato nelle ossa e nei denti dei soggetti per millenni.

Oggi la scoperta è spunto di comparazione tra forme diverse dello stesso virus. La forma preistorica dell’epatite B si è infatti estinta negli esseri umani, ma è ancora presente in alcune colonie di gorilla in Africa. Gli studiosi si stanno ora chiedendo l’origine della malattia: sono stati gli uomini preistorici a trasmetterla agli animali, o viceversa? Inoltre, resta ancora oscuro come il virus – le cui forme odierne presentano una struttura molto diversa – si sia potuto evolvere e diffondere tra le diverse popolazioni del mondo. Oggi l’epatite virale è ampiamente prevenuta ma affligge ancora in piccola percentuale alcune parti dell’Africa dell’Asia. Futuri studi sull’agente patogeno e su altre sequenze di DNA virale (adenovirus, poxvirus) conservate nei resti archeologici potrebbero tracciare previsioni sull’evoluzione della malattia, nonché mappare lo spostamento delle popolazioni eurasiatiche nel corso del tempo.

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