Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.
In India i criminali chiedono bitcoin come riscatto

Anche il crimine si porta al passo con le nuove tecnologie. Soprattutto in India, dove l’8 aprile sono stati arrestati nove rapitori per aver estorto a un uomo d’affari 200 bitcoin, oltre a una somma in contanti di 320 milioni di rupie indiane (che corrisponde a circa 5 milioni di dollari). L’uomo era stato sequestrato e forzato a trasferire i bitcoin in un altro portafoglio digitale. Quartz ha riportato che l’attuale valore di 1 bitcoin in India ammonta a circa 443 mila rupie, ed è sempre più frequente assistere a furti e rapine legati a queste nuove valute. Fino ad ora gli hackers si erano limitati solo a transazioni fraudolente online.
L’impennata dei crimini digitali arriva nello stesso momento in cui la Reserve Bank of India sta per chiudere i battenti alle criptovalute. La banca ha attuato regolazioni molto stringenti per i prestiti in bitcoin, nella paura che questi possano essere utilizzati per attività illegali. «Internazionalmente, mentre la risposta normativa a questi gettoni non è uniforme, si avverte che essi possano compromettere i regolamenti di antiriciclaggio del denaro e di task force finanziaria», ha detto il vice governatore della banca BP Kanungo in una recente conferenza stampa. Nel frattempo, la RBI sta lanciando la propria moneta digitale.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.