Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Lo Shazam per la natura che riconosce piante e animali

Sei in un bar, parte una canzone che ti piace, prendi il telefono e apri Shazam: qualche secondo e l’app ti dice titolo e artista di quello che stai ascoltando. Oggi la tecnologia viene in soccorso di chi vuole dare un nome alle cose con decine di app che riconoscono tutto: dalla musica (oltre a Shazam, ci sono SoundHound e MusicMatch) ai libri (Instabook parte da una citazione per scoprire il libro da cui è tratta) all’arte (Magnus riconosce le opere contemporanee e i relativi prezzi d’asta). Adesso c’è un app gratuita che riconosce anche la natura: si chiama Seek e utilizza la fotocamera per identificare fiori, piante e animali. Per usarla basta fotografare la specie di cui si vuole sapere il nome, e (con un po’ di fortuna) Seek rivela il nome scientifico e altre specifiche tassonomiche.

Gli utenti registrati possono salvare i propri riconoscimenti in una galleria personale, oppure caricarli su una libreria condivisa, creando una piccola enciclopedia del regno vegetale e animale. Inoltre, dopo il riconoscimento, Seek consiglia altre specie da osservare nei dintorni con le relative fotografie, e prevede un sistema di badge da sbloccare che trasformano l’app in una sfida. Alcuni utilizzatori pionieri ne contestano l’efficacia, ha detto Open Culture, mentre altri lo hanno paragonato a una sorta di Pokémon Go per animali veri.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.