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Cosa dice l’editoriale di Casaleggio sul Washington Post

Davide Casaleggio ha pubblicato un editoriale sul Washington Post. Intitolato “A top leader of Italy’s Five Star Movement: Why we won” e pubblicato nella sezione opinioni degli esteri, l’articolo in realtà parla più di Rousseau che dei Cinque Stelle in senso stretto. Casaleggio è presentato come «uno dei leader del Movimento Cinque Stelle» e presidente dell’Associazione Rousseau, che gestisce l’omonima piattaforma del partito. «Siamo la prima grande organizzazione politica digitale al mondo, nata e cresciuta online e sostenuta esclusivamente dalle donazioni dei comuni cittadini».
«Il Movimento Cinque Stelle ha ottenuto circa 11 milioni di voti nelle elezioni recenti», scrive Casaleggio. Che poi aggiunge: «Ogni voto ci è costato nove centesimi, un costo coperto da micro-donazioni da circa 19 mila cittadini che hanno donato un totale di un milione di dollari, sostenendo tutti i costi della campagna elettorale. Per i partiti tradizionali, stando al gruppo politico More Europe, un singolo voto costa circa cento volte tanto, otto dollari e mezzo per voto». In quello che sembra uno spot per la sua creatura, Casaleggio aggiunge che «la piattaforma che ha reso possibile il successo del Movimento Cinque Stelle si chiama Rousseau».

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