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Il Metropolitan ha reso disponibili e gratuite oltre 400 mila immagini dal suo catalogo

Chi ci è andato lo sa: è quasi impossibile visitare tutto il Metropolitan Museum of Art: una o due giornate non bastano. Sarebbe necessario trascorrere dei mesi a New York (o meglio ancora, viverci), e recarvisi una volta a settimana per un po’ (l’ingresso, dopotutto, è a offerta libera: si può entrare nel museo anche pagando soltanto 1 dollaro). La novità è che per integrare le visite più frettolose, da adesso, possiamo usare usare il nostro pc: il Met infatti ha caricato sul sito più di 400 mila immagini dal suo catalogo di opere. Ma non è tutto: non solo le immagini sono disponibili e gratuite, ma il museo ha espressamente invitato designer, artisti e il pubblico in genere a fare uso delle immagini in alta definizione per farci quello che vogliono: condividerle, copiarle, perfino modificarle.
Un esempio? Nelle mani di Simone Seagle una serie di opere famose ha preso vita. «A volte mi chiedo se gli artisti, da Kandinsky a Monet, sarebbero contenti di quello che ho fatto ai loro quadri. Chi lo sa? Forse non è poi così importante. È il bello di quello che il Met ha fatto con Open Access: l’arte che prima era di pochi ora è di tutti coloro che hanno voglia di giocarci. Ho modificato queste opere a partire dal mio background e dalla mia prospettiva, ma ci sono milioni di altri modi per intervenire, con milioni di obiettivi diversi: è entusiasmante pensare alla varietà dei risultati che vedremo». Tutte le immagini di Open Access hanno la licenza CCo, Creative Commons Zero. Come racconta Design Taxi, erano diversi anni che il Met preparava questo progetto.
Immagine: Amedeo Modigliani, Donna italiana, 1917

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