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21:51 sabato 3 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

La Harvard Library ha messo online un album di foto scattate da Virginia Woolf

28 Febbraio 2018

Tra i cinque sensi, quello della vista riveste un ruolo fondamentale nella scrittura di Virginia Woolf. Leggendo le pagine che ci ha lasciato, dalle sue opere più importanti ai racconti brevi, dai diari alle lettere, si evince che Woolf era grande una contemplatrice. Prima ancora di scrivere, osservava. E poi descriveva quello che aveva visto, il più delle volte niente di speciale: la gente frettolosa per le strade di Londra, i fiori nel giardino della sua casa, la luce del sole sul mare, una lumaca che striscia su un muro. Non sorprende affatto, quindi, scoprire che Woolf era anche un'”avida fotografa”, come la definisce Artnet annunciando una bellissima iniziativa della Harvard Library.

Non solo Woolf scattava fotografie, ma amava raccoglierle ordinatamente dentro appositi album, come si usava fare un tempo. La biblioteca di Harvard è in possesso di ben sei album, chiamati “la serie di Monk’s House”. Monk’s House è la casa dove la scrittrice ha vissuto dal 1919 all’anno della sua morte, il 1941, e si trova a a Southease, nell’East Sussex (la stagione migliore per visitarla è la primavera: ha un bellissimo giardino, conservato così come Virginia e Leonard l’avevano organizzato). Un rifugio dal caos di Londra, dove i coniugi Woolf tornarono sempre più spesso, fino a stabilirsi lì definitivamente. L’ultimo album è del 1947: anche dopo la morte di Virginia, il marito Leonard portò avanti la tradizione.

Recentemente la Harvard Library ha caricato sul suo sito le scansioni di uno degli album, così tutti possiamo curiosare tra le foto di Virginia Woolf comodamente da casa. Anche a guardarle da uno schermo, sono immagini emozionanti: ci sono gli amici famosi e meno famosi (W.B. Yeats e E.M. Forster, il circolo di Bloomsbury), c’è il caro Leonard, ma ci sono anche scatti molto spontanei. È un po’ come guardare il profilo Instagram di Virginia Woolf: che foto avrebbe postato? Ritratti di amici, certo, ma anche paesaggi, dettagli: un gatto nell’erba, il tronco di un albero ricoperto di neve, l’acqua del fiume Ouse.

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