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Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.

Non tutti sanno che le statue classiche erano coloratissime

15 Febbraio 2018

«Siamo abituati a vedere le sculture classiche – per via dei musei, dei calchi in gesso e del modo in cui ci sono arrivate le statue – spogliate di ogni colore» dice Renée Dreyfus, curatore presso il Fine Arts Museum di San Francisco, dove ha organizzato la recente esposizione Gods in Color: Polychromy in the Ancient World (di cui c’è anche un libro omonimo). Protagoniste sono le vivaci ricostruzioni a colori di come dovevano apparire le statue greche del V secolo avanti Cristo ai loro contemporanei. Le prime scoperte di tracce di colore sull’arte classica, spiega Dreyfus, devono essere pervenute nel 1748 durante i primi scavi di Pompei, dove la cenere aveva aiutato a preservare nel tempo i residui di pittura. I ritrovamenti continuarono nel 1805 quando segni di pigmento sbiadito furono reperiti sui templi del Partenone e dell’Eretteo. Le testimonianze pervenute ci raccontano rappresentazioni estetiche inconciliabili con l’idea che oggi abbiamo di bellezza classica.

Da dove viene allora la venerazione per il pallore delle statue greche? Il concetto può essere ricondotto alla dottrina dello storico d’arte Johann Joachim Winckelmann, che a partire dal 1700 svalutò l’importanza del colore a vantaggio della forma classica. Dai suoi scritti apprendiamo che «il bianco è il colore che riflette più raggi di luce, e dunque il più facilmente percepibile», ad indicare il candore come ideale di bellezza. Questo canone ha attraversato tre secoli ed è giunto fino a noi, nonostante le moderne tecnologie del ventesimo secolo abbiano permesso analisi avanzate sulla policromia della statue. Oggi, grazie alle ricostruzioni di Dreyfus, possiamo riuscire a vedere i finimenti blu acceso, rossi e gialli della Kore di Chios, nonché gli occhi di pietre variopinte e i denti d’argento dei Bronzi di Riace.

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