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11:32 lunedì 30 giugno 2025
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

C’è un’App che funziona solo quando il tuo cellulare sta per spegnersi

26 Gennaio 2018

Si chiama Die With Me ed è una chatroom che si può usare soltanto quando il cellulare scende sotto al 5 % di batteria. Se è più carico di così, è impossibile accedere. Ma quando il telefono sta per morire, ecco aprirsi le porte di uno strano luogo virtuale. È uno spazio nero dove un gruppo di sconosciuti condivide la propria esperienza di pre-morte telefonica. Creatori di questo geniale progetto l’artista Dries Depoorter e lo sviluppatore David Surprenant. A ispirarli un’esperienza che abbiamo provato tutti: il senso di ansia e smarrimento provocato da un cellulare in agonia. «Chiunque abbia uno smartphone l’ha vissuto», hanno detto a Megan Farokhmanesh di The Verge, che li ha intervistati e ha provato la loro App “esistenziale” (la definisce così).

L’estetica di Die With Me è un po’ obsoleta. La chatroom non è collegata ai social e non ci sono immagini. Per accedere, proprio come nelle chatroom degli anni Novanta, basta digitare il proprio username. L’unico dato in evidenza è la percentuale della batteria degli utenti, mostrata vicino al loro nome, che scende inesorabilmente fino all’inevitabile black out. Come giustamente sottolineano Depoorter e Surprenant, Die With Me non è soltanto un gioco o una piattaforma social. Secondo loro, si tratta di un vero e proprio progetto artistico. In effetti, c’è qualcosa di struggente e romantico nell’idea di dialogare con degli sconosciuti negli ultimi istanti di vita dello strumento che ci connette col mondo. La chat diventa uno scambio veloce e forsennato, e quest’urgenza modifica anche il linguaggio e il modo di esprimersi degli utenti. Poi, uno a uno, i partecipanti spariscono, lasciando il posto ad altre voci precarie. Quello che resta sono soltanto i messaggi.

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