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14:36 domenica 14 settembre 2025
Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.

Sembra che Damien Hirst abbia iniziato a usare Instagram

24 Gennaio 2018

Il suo profilo Instagram è attivo da un bel po’. Ma è solo recentemente (l’ha notato anche Dazed) che qualcosa è cambiato in @damienhirst. Il tono del profilo del famoso “falsario” si è fatto più intimo, a tratti confessionale. Le informazioni sulle mostre e i titoli delle opere hanno lasciato il posto a testi che sembrano scritti direttamente dall’artista. Che siano pensate ad hoc dal suo ufficio stampa o digitate direttamente da Hirst sul suo smartphone, queste brevi didascalie propongono un nuovo punto di vista sul lavoro dell’artista britannico.

Instagram diventa così una specie di catalogo auto-ragionato, con cui è possibile rileggere la carriera di uno dei più celebrati artisti viventi, da sempre impietoso e sincero nel giudicare se stesso e il proprio percorso (come dimostrava nel suo bellissimo libro autobiografico Manuale per giovani artisti, pubblicato nel 2004 da Postmedia Books). Un esempio? Hirst condivide su Instagram un’opera del 1988, “Boxes”, con questa didascalia: «Quando l’ho fatta nel 1988, pensavo che sarebbe stata la cosa più nuova sul pianeta. Ho dipinto scatole di cereali con vernice lucida e le ho attaccate al muro. Sembrava una schifezza costruita in un programma televisivo per bambini».

Altri testi sono vere e proprie auto-letture di opere del passato, come nel caso di  “The Golden Calf” che faceva parte di Beautiful Inside My Head Forever, un’asta con la quale Sotheby’s, per la prima volta, scavalcò le gallerie e vendette le opere direttamente al pubblico. Acquistato per 10,3 milioni di sterline, il vitello sembrò l’ennesima dimostrazione del gusto dell’autore per lo scandalo e i soldi facili. Racchiuso in una vetrina d’oro e montato sul marmo, il toro Charolais era adornato con corna d’oro 18 carati, zoccoli e un disco simile a un’aureola. Ma la didascalia di Hirst dimostra come, ruotando intorno ai temi ricorrenti della morte e della ricchezza, il concetto dell’opera aveva in realtà motivazioni personali e profonde. «Per me», dice Hirst, «rappresentava la caduta di qualcosa o la fine di un’era. Il mercato dell’arte oscillava e io stavo vendendo tutto quello che avevo fatto. Sentivo che non avrei potuto andare avanti all’infinito». L’artista ha sottolineato quest’idea di decadenza un anno dopo l’asta quando, nel 2009,  in “End of an Era”, ha esposto una teca contenente la testa decapitata del vitello d’oro.

The Golden Calf was the main piece in the 2008 sale I did at sothebys. It represented the fall of something or the end of an era to me, the art world had been rocking for a few years and I was selling everything I made. I just felt it couldn’t go on forever. #endofanera #formaldehyde #goldencalf #damienhirst

Un post condiviso da Damien Hirst (@damienhirst) in data:

Insomma: che sia il frutto della sua testa o un’idea scaturita dalla mente del suo social media manager, il nuovo stile dei testi che accompagnano le foto sul profilo di Damien Hirst ci piace più di prima. Dopotutto, come ci ha insegnato la sua ultima mostra, Treasure from the Wreck of the Unbelievable, a volte la storia che raccontiamo è più importante della verità.

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