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20:47 martedì 27 maggio 2025
Si è scoperto che la Cia usava un sito di Star Wars per comunicare con le sue spie Starwarsweb.net ora non esiste più, ma per tanti anni è stato la casa di nerd di Guerre Stellari e agenti segreti americani.
Klarna sta andando malissimo perché nessuno finisce di pagare le rate Cento milioni di dollari di perdite nel primo trimestre del 2025, tutto per colpa di utenti che rateizzano e poi scappano.
Da otto anni Netflix si rifiuta di distribuire un biopic di Gore Vidal perché il protagonista è Kevin Spacey Una decisione che è fin qui è costata cara alla piattaforma, che ha già perso 40 milioni di dollari per questo film.
La Palma d’oro vinta da Jafar Panahi sta facendo litigare la Francia e l’Iran La Repubblica islamica non ha gradito un commento sul film fatto dal ministro degli Esteri francese: ne è nata una crisi diplomatica.
Nouvelle Vague, il film di Richard Linklater su Godard, verrà distribuito da Netflix È stato presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes, dove ha suscitato l'entusiasmo anche di Quentin Tarantino.
Dopo aver smentito il fatto di aver tirato cocaina con Merz e Starmer, Macron è stato costretto a smentire anche il fatto di essere stato picchiato dalla moglie Costretto dalle assurde teorie che stanno circolando sui social, ovviamente.
Duemila funzionari dell’Unione europea hanno firmato una lettera in cui accusano l’Ue di non aver fatto niente per Gaza I firmatari invitano anche gli Stati membri a interrompere immediatamente qualsiasi rapporto con Israele.
Dei ricercatori hanno scoperto che è anche grazie alla cacca dei pinguini che in Antartide nascono le nuvole O meglio, grazie anche a questo e a una complicata reazione chimica.

Il MoMA dedica una retrospettiva al fotografo più banale del mondo

21 Novembre 2017

Secondo Wired Stephen Shore è stato un “artista di Instagram” prima ancora che Instagram esistesse. Le sue foto degli anni Settanta che ritraggono parcheggi, colazioni, piccoli viaggi, oggetti e banalità, sarebbero state perfettamente a loro agio nella griglia a quadrati del social. Oggi che ha davvero un profilo, il fotografo di 70 anni pubblica un post al giorno. Gatti, rubinetti, acqua, cani, fiori, polpette, rose, gli arnesi del dentista, un uomo in metro, tre ragazze su una panchina, una mano. Basta scorrere il suo profilo per un po’, lasciandosi trasportare dalla normalità delle immagini, per accorgersi che c’è qualcosa di estremamente speciale nello sguardo dell’autore di queste fotografie. Un modo unico di guardare la realtà.

Un post condiviso da Stephen Shore (@stephen.shore) in data:

E infatti Stephen Shore, pioniere del colore, è un grandissimo artista: non per niente il MoMA gli dedica una retrospettiva (accompagnata da un ricco catalogo). La mostra ha aperto da pochi giorni e durerà fino al 28 maggio del 2018, attraversando tutta la sua carriera: una costante, insaziabile indagine della pratica del “fare immagini”, durata 50 anni e in continua evoluzione. Dalle stampe a gelatina d’argento che cominciò a fare da adolescente fino all’uso attuale delle piattaforme digitali. Un incessante lavoro di registrazione del reale, sistematico e controllato. Uno sguardo distaccato che però non è mai riuscito a nascondere un meraviglioso, delicatissimo senso dell’umorismo.

Immagine: catalogo della mostra
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