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Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 
Aaron Sorkin scriverà e (forse) dirigerà il sequel di The Social Network Sarebbe già al lavoro sulla sceneggiatura ma stavolta punta anche a dirigere, subentrando a David Fincher.
Denis Villeneuve è stato appena annunciato come regista del prossimo 007 ma c’è già una grandissima attesa Sarà lui a dirigere il primo Bond della gestione Amazon. Adesso resta solo da scoprire l'attore che interpreterà 007 in questa nuova epoca.
C’è un sito che usa il riconoscimento facciale per trovare e denunciare i poliziotti violenti Si chiama fuckLAPD.com, l'ha creato un artista americano per trovare gli agenti che coprono i loro numeri identificativi. 
In un nuovo biopic su James Dean si racconta la relazione segreta che l’attore ebbe con un uomo Il film è tratto dal memoir di William Bast, che conobbe l'attore da giovanissimo ed ebbe con lui una relazione durata fino alla morte di Dean.
A New York le primarie democratiche le ha vinte a sorpresa un candidato sindaco molto di sinistra  Zohran Mamdani ha battuto Andrew Cuomo, grazie a una campagna elettorale molto radicale e al sostegno degli elettori più giovani.

Migliaia di americani urleranno al cielo nel giorno dell’elezione di Trump

26 Ottobre 2017

Sembra strano, ma è già quasi passato un anno dall’elezione di Trump alla Casa Bianca. Ogni giorno il presidente americano ha fatto parlare di sé, lasciando l’opinione pubblica sbigottita (e divisa) con qualche uscita o trovata: sui media statunitensi, e non solo, non si parla d’altro che di quello che Trump ha detto, Trump ha fatto e, chiaramente, dei suoi guai con la Russia e della litigiosità del suo staff. Forse proprio per questo enorme interesse, per questa costante e inflessibile attenzione, Trump ci sembra ancora un’anomalia, qualcosa che in fondo non abbiamo realizzato del tutto. Ma l’8 novembre è alle porte e con esso l’anniversario della più clamorosa vittoria politica degli ultimi anni.

Era logico aspettarsi che gli attivisti democratici e tutti gli oppositori dell’attuale comandante in capo avrebbero organizzato una commemorazione. Alcune proteste, in passato, sono state assolutamente originali, come il ballo che la comunità LGBT ha organizzato di fronte alla casa del vice presidente Mike Pence o la consegna di dolci ai conservatori che hanno votato contro il programma del presidente. “Scream helplessly at the sky on the anniversary of the election”, però, non ha precedenti, perché unisce l’originalità della trovata a un senso di impotenza e disperazione, mentre promette di riprodurre una scena assolutamente surreale nel bel mezzo delle grandi città americane (rischiando, forse, di generare il panico).

La manifestazione non è più di ciò che è scritto nel titolo: un certo numero di persone si ritroveranno in un certo luogo (una piazza, un parco) per ricordare quello che hanno provato nel giorno dell’elezione e urlare disperatamente verso il cielo. Il primo evento, che ha raccolto le adesioni su Facebook, è stato organizzato a Boston. Successivamente il ritrovo in Massachusetts è stato cancellato, ma è rimasto online abbastanza da ispirarne altri a Los Angeles, Miami, Austin, e Chicago (per adesso), tutti con alcune migliaia di partecipanti. In un dialogo immaginario su Medium con un troll, l’organizzatore del ritrovo newyorkese (un liberal), scrive: «Ho pensato che potesse essere divertente. Ho visto che una donna che creato l’evento originale a Boston. Non c’era nulla di simile a New York, quindi ci ho pensato io (…) potrebbe non essere l’ideale per le corde vocali, ma dovremo tirare fuori un bel grido».

Foto Getty
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