Cose che succedono | Esteri

Come arrivò la notizia dell’attacco alle Torri Gemelle in diretta ai programmi radio del mattino

Nel 2001 la sede del programma radiofonico della mattina di Elvis Duran, Elvis Duran and the Morning Show, si trovava a Jersey City, proprio di fronte al fiume Hudson. Per questo al momento dell’attacco alle Torri Gemelle Duran e tutti quelli presenti all’emittente Z100 riuscirono ad avere una visione pressoché totale del World Trade Center dal loro studio al 40esimo piano. Uno di loro scattò una foto al fumo che usciva dalle torri, una delle prime immagini con cui venne segnalato l’attacco. Pochi secondi prima al programma stavano discutendo se flirtare pesantemente con qualcuno in una chat equivalesse a tradire. Si tratta solo di una delle testimonianze toccanti che Variety ha raccolto (alcune volte inserendo anche l’audio integrale reale del momento) circa le voci dei presentatori dei programmi radiofonici dell’11 settembre, e di come la notizia arrivò improvvisamente nel pieno degli show in diretta, quando ancora non si sapeva cosa stesse accadendo.

«Stavamo parlando quando abbiamo iniziato a vedere il fumo, e dagli altri piani arrivò la notizia che un elicottero aveva colpito una delle torri. Ci stavamo guardando per capire se dirlo o no agli ascoltatori quando abbiamo visto arrivare il secondo aereo», ricorda Duran. «Stavamo facendo la nostra riunione off-air prima di andare in onda dal vivo», ha detto il conduttore Big Boy, che all’epoca lavorava alla radio hip-hop Power 106. «Uno dei miei ragazzi è entrato dicendo: “Amico, un fottuto idiota ha appena fatto schiantare il suo aereo contro il World Trade Center. Fermiamo i programmi”. Così entriamo nel nostro ufficio, e mentre siamo seduti lì a guardare dal vivo questo disastro, arriva il secondo aereo, boom». Come ricorda Variety e come potremmo ricordare anche noi, dalla parte degli spettatori e degli ascoltatori, gli attacchi terroristici dell’11 settembre oltre ad aver ovviamente sconvolto i palinsesti di radio e programmi televisivi, hanno in molti casi sconvolto in diretta alcuni presentatori che improvvisamente hanno dovuto abbandonare gli scherzi, gli argomenti soliti, nel caso della radio hanno dovuto interrompere le canzoni, per poter dare informazioni agli ascoltatori (o, in molti casi come si evince dagli audio, riportare quanto vedevano e quanto ancora non capivano).

«Siamo andati in onda e abbiamo iniziato a rispondere alle chiamate», ha detto Ellen K, che all’epoca teneva un programma su radio Kiis di Los Angeles. «Ero incinta di oltre sette mesi e  icordo che non riuscivo a respirare molto bene, quindi ho dovuto sedermi e calmarmi mentre rispondevamo a queste telefonate che arrivavano a raffica. Abbiamo interrotto subito la musica e ci siamo abbandonati a questo flusso di dolore che arrivava. Di solito il programma dura fino alle 10. Siamo rimasti in onda fino quasi alle 14. La gente si alternava, ci chiamava anche mentre piangeva». In alcuni audio inseriti da Variety nell’articolo si possono sentire anche queste chiamate e spesso si fa molta fatica a procedere nell’ascolto.