Hype ↓
10:11 lunedì 19 maggio 2025

The Teen Years

Una mostra a San Diego racconta i teenager dagli anni Sessanta a oggi, attraverso gli scatti dei fotografi che li hanno immortalati.

03 Agosto 2016

«Le fotografie che ritraggono adolescenti possono essere incredibilmente complicate, piene di innocenza, furia, euforia, bellezza, trepidazione»: così Mike Mulno, curatore della Joseph Bellows Gallery di San Diego, racconta The Teen Years, la collettiva che fino al 26 agosto raccoglie ritratti di teenager dagli anni Sessanta a oggi, nel tentativo di raccontare un’età allo stesso tempo terribile e dal fascino indelebile. I fotografi coinvolti sono tanti, alcuni molto conosciuti, altri meno – Joseph Sterling, Edward Sturr, Enrico Natali, Elaine Mayes, Bevan Davies, Nacio Jan Brown, Melissa Shook, Harry Ibach, Duncan McCosker, Christine Osinski, Joan Albert, Sage Sohier, Mark Steinmetz, Andrea Modica, Bill Yates e John Myers, fra gli altri – così come i ragazzi delle foto, provenienti da parti del mondo e periodi differenti.

La fascinazione per l’età che segue quella della pubertà è un’ossessione che attraversa tutte le arti, una fissazione quasi archetipica per uno stadio della vita umana in cui si assiste, spesso impotenti, al primo, difficile affermarsi della propria personalità. La scelta del curatore è quella di lasciare che i volti e i corpi degli adolescenti parlino da soli, in un’esplorazione casuale delle sottoculture giovanili che spazia dai giovanissimi hippie di Haight-Ashbury nella San Francisco degli anni Sessanta, ritratti da Elaine Mayes, ai ragazzini di Modena nel 2010, negli scatti di Andrea Modica.

Foto intime, di gruppo, al ballo della scuola: momenti insignificanti e momenti che il sentire comune ha eletto a indimenticabili, in una fase dell’esistenza in cui si affollano le prime volte. Nella sua intervista a AnOther Magazine, Mulno sottolinea come «(…) è stato importante avere fotografie vintage e altre contemporanee per mostrare com’erano e come sono gli adolescenti di ieri e di oggi». Arrabbiati, soli, annoiati, persi, imbarazzati, in posa: le maschere dell’adolescenza ci sono tutte e non è mai difficile riconoscerle, o liberarsene.

Immagini per gentile concessione della Joseph Bellows Gallery
Articoli Suggeriti
Andrea Laszlo De Simone ha pubblicato su YouTube un video di un’ora che sembra un’opera d’arte

Si intitola "Una lunghissima ombra", come il nuovo album che ha appena annunciato.

Ad Harvard hanno scoperto che la loro copia della Magna Carta in realtà è un originale

Un documento dal valore inestimabile che l'università ha acquistato nel 1946 per la modestissima cifra di 27 dollari.

Leggi anche ↓
Andrea Laszlo De Simone ha pubblicato su YouTube un video di un’ora che sembra un’opera d’arte

Si intitola "Una lunghissima ombra", come il nuovo album che ha appena annunciato.

Ad Harvard hanno scoperto che la loro copia della Magna Carta in realtà è un originale

Un documento dal valore inestimabile che l'università ha acquistato nel 1946 per la modestissima cifra di 27 dollari.

di Studio
One to One è un documentario che sorprenderà anche chi pensa di sapere tutto su John Lennon e Yoko Ono

Da oggi al 21 maggio è in sala il film che racconta un anno fondamentale della vita di Lennon e Ono: il 1972, quando tennero al Madison Square Garden il concerto-evento One to One.

Scene dal 14 maggio 1985, la prima e ultima volta degli Smiths in Italia

Quarant'anni dopo l'unico concerto della band in Italia, al Tendastrisce di Roma, è uscito un libro, Questa notte mi ha aperto gli occhi, su quell'irripetibile notte. Roberto Carvelli, l'autore, racconta i suoi ricordi di quell'evento.

Il tributo a David Lynch è stato il momento più toccante della cerimonia d’apertura di Cannes

Soprattutto grazie a "Confession", bellissima canzone a lui dedicata dall'amica Mylène Farmer.

La cerimonia d’apertura di Cannes si è conclusa con Quentin Tarantino che è impazzito

Prima si è messo a urlare, poi si è esibito in un plateale mic drop.