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L’ansia da Spotify Wrapped è talmente grave che migliaia di persone hanno creduto a una bufala su una versione modificabile disponibile a pagamento Evidentemente, quella di scoprire di avere dei brutti gusti musicali scorrendo il proprio Wrapped è una paura più diffusa di quanto ci si immagini.
Jafar Panahi ha detto che dopo gli Oscar tornerà in Iran e andrà di nuovo in carcere Mentre era a New York per una premiazione, ha scoperto di essere stato condannato a un anno di carcere per «attività di propaganda».
Secondo Cahiers du Cinéma il film dell’anno è un documentario su un torero peruviano Un film che, per la redazione di Cahiers, è meglio anche di Una battaglia dopo l'altra di Paul Thomas Anderson, secondo in classifica.
La pagina Wikipedia più letta nel 2025 è stata quella di Charlie Kirk Con 45 milioni di visualizzazioni, la pagina dedicata a Kirk ha superato quelle di Trump, del Papa, di Musk, di Mamdani e pure di Superman.
Il nuovo trend di TikTok sono i video anti immigrazione generati con l’AI Milioni di visualizzazioni per video apertamente razzisti e chiaramente falsi che incolpano i migranti di crimini che non sono mai avvenuti.
In Cina le persone stanno andando a vedere Zootropolis 2 insieme ai loro cani e gatti Alcuni cinema cinesi hanno organizzato proiezioni pet friendly per vedere il film Disney con i propri animali domestici.
Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.
L’Oms ha detto che i farmaci come Ozempic dovrebbero essere disponibili per tutti e non solo per chi può permetterseli Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, in futuro bisognerà garantire l'accesso a questi farmaci a chiunque ne abbia bisogno.

Perché guardare gente che si gratta fa venire il prurito

21 Marzo 2017

Come e perché avvertiamo il bisogno di grattarci è una questione più scientificamente complessa di quanto non si tenderebbe a pensare. Il prurito non è soltanto una reazione a un’irritazione o alla possibile presenza di parassiti, ma è anche legato a fattori genetici e, non ultimo, sociali. Presso la facoltà di medicina della Washington University, nel Missouri, esiste un istituto interamente dedicato allo studio di questo fenomeno: si chiama Center for the Study of Itch, centro per lo studio del prurito. Il direttore del centro, Zhou-Feng Chen, che è sia psichiatra che anestesista, ha fatto parlare di sé una decina di anni fa per avere scoperto i geni responsabili di una maggiore predisposizione al prurito. Più recentemente, ha pubblicato un paper scientifico dove prova a rintracciare le cause del cosiddetto “prurito socialmente contagioso”.

Si tratta di un fenomeno che risulterà familiare a molti: si vede qualcuno che si gratta e ci viene voglia di grattarci anche noi. Il nome “contagio sociale” deriva dal fatto che il prurito passa da persona a persona non perché esiste una trasmissione delle cause organiche, ma per il semplice fatto di assistere a un’azione. Chen ha documentato l’esistenza di questo fenomeno nei topi di laboratorio, riassume un articolo divulgativo dello Smithsonian magazine: dopo avere preso due campioni di roditori, iniettando nel primo una sostanza che provocava il prurito e tenendo l’altro gruppo vicino, lo scienziato ha notato che anche il secondo gruppo, quello dove non era presenta alcuna causa organica di prurito, tendeva a grattarsi maggiormente per il solo fatto di vedere altri topi che si grattavano.

Il lato più interessante dello studio, però, non consiste nell’avere documentato il fenomeno, tutto sommato già noto, ma nell’averne appurate le cause. Dopo una serie di esperimenti, infatti, Chen ha concluso che il “prurito socialmente contagioso” scatta grazie alla presenza di alcune proteine presenti nel cervello. Lo ha scoperto inibendo queste proteine nel secondo gruppo di topi, quelli cui non era stato iniettata la sostanza che provocava il prurito: una volta inibite queste proteine, infatti, i roditori smettevano di grattarsi per il solo fatto di vedere altri farlo. Si tratta di proteine associate al ritmo circadiano, cioè il ciclo di sonno veglia. Una possibile spiegazione, ha detto lo scienziato, è che la presenza di queste proteine si sia sviluppata perché costituivano un vantaggio evolutivo: «Immaginate una mandria di vacche che porta un sacco di zanzare o parassiti con sé. Quando un animale inizia grattarsi dopo essere stato morso il suo comportamento induce i suoi compagni a iniziare a grattarsi, evitando così di essere morsi».

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