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La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.

Obama e i data, giù il cappello

Bell'esercizio giornalistico di Peggy Noonan sul Wall Street Journal che a posteriori riconosce il gran lavoro fatto dallo staff del presidente.

29 Dicembre 2012

Peggy Noonan, opinionista di punta del mondo repubblicano americano e columnist del Wall Street Journal, ha scritto ieri un articolo sul suo giornale intitolato “About Those 2012 Political Predictions” in cui riguarda indietro ai suoi commenti all’anno elettorale e punta il dito sulle cose da lei indovinate e sulle molte errate. Un esercizio giornalistico molto interessante, una di quelle cose che dovrebbero fare tutti gli opinionisti – specie quelli politici – ogni dodici mesi. Fra le molte considerazioni sul Partito repubblicano e sulla sconfitta elettorale di Romney, c’è n’è una molto importante sui democratici, e riguarda lo scetticismo con cui lei per prima (ma non solo lei) accolse le molte notizie che filtravano su uno staff elettorale di Obama certo di vincere per via di uno scientifico lavoro su numeri e dati mai fatto prima, bollando il tutto come meccanico e poco umano. Mi sbagliavo e di grosso, dice la Noonan. Che scrive:

In writing about what struck as the president’s essential aloofness, I said there were echoes of it even in his organization. I referred to a recent hiring notice from the Obama 2012 campaign. “It read like politics as done by Martians. The ‘Analytics Department’ is looking for ‘predictive Modeling/Data Mining’ specialists to join the campaign’s ‘multi-disciplinary team of statisticians,’ which will use ‘predictive modeling’ to anticipate the behavior of the electorate. ‘We will analyze millions of interactions a day, learning from terabytes of historical data, running thousands of experiments, to inform campaign strategy and critical decisions.’ “

This struck me as “high tech and bloodless.” I didn’t quite say it, but it all struck me as inhuman, unlike any politics I’d ever seen.

It was unlike any politics I’d ever seen. And it won the 2012 campaign. Those “Martians” were reinventing how national campaigns are done. They didn’t just write a new political chapter with their Internet outreach, vote-tracking data-mining and voter engagement, especially in the battleground states. They wrote a whole new book. And it was a masterpiece.

Hats off. In some presidential elections, something big changes, and if you’re watching close you can learn a lesson. This was mine: The national game itself has changed. And it’s probably going to be a while before national Republicans can duplicate or better what the Democrats have done.

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