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Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.

Viaggiare nel tempo per uccidere Hitler: uno studio

13 Aprile 2015

CENTURY COLLECTION HITLER

Se aveste la possibilità di viaggiare nel tempo, uccidereste Hitler? È una delle domande analizzate in un recente studio condotto da un team di psicologi tedeschi, canadesi e statunitensi. Secondo la ricerca, gli uomini sarebbero più inclini a rispondere sì, mentre le donne sarebbero più inclini a rispondere no.

Il dilemma morale consiste nel fatto che da un lato uccidere Hitler risparmierebbe all’umanità milioni e milioni di morti; dall’altro uccidere un essere umano per colpe non ancora commesse è di per sé problematico. (Si tratta, ovviamente, di una semplificazione. Che peraltro parte dal presupposto, contestato da alcuni, che senza Hitler non ci sarebbero stati né la Seconda Guerra Mondiale né l’Olocausto)

Quello dell’uccidere-o-non-uccidere-Hitler — o, meglio, dell’uccidere Hitler prima quando ancora commesso alcun delitto, ma partendo dal presupposto che in futuro lo farà — è un dilemma etico esplorato da diversi saggi e opere di fiction. Come per esempio il film del 1978 I ragazzi venuti dal Brasile, dove un anziano ebreo cacciatore di nazisti si trova a faccia a faccia con un clone adolescente di Adolf Hitler, che dimostra già tratti disumani ma non ha ancora fatto male a nessuno.

Di un tema simile si occupa il romanzo di fantascienza degli anni Novanta Making History, di Stephen Fry: un ricercatore riesce a mettere a punto una macchina del tempo e ad evitare la nascita di Hitler… salvo poi ritrovarsi in un futuro dove gli ebrei d’Europa sono stati sterminati comunque.

Dunque non sorprende che “Uccideresti Hitler?” è una delle domande analizzate nello studio “Gender Differences in Responses to Moral Dilemmas: A Process Dissociation Analysis”, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Personality and Social Psychology Bulletin. In realtà si tratta di una meta-analisi basata.

I tre autori, Rebecca Friesdorf, Paul Conway e Bertram Gawronski, hanno in altre parole raccolto diversi dati da ricerche pre-esistenti sui dilemmi morali, tentando di leggerli alla luce delle differenze tra i sessi. Il risultato, ha dichiarato la prima autrice alla radio NPR, è che le donne hanno una “avversione maggiore e viscerale al nuocere ad altri individui” anche se questo potrebbe salvare vite umane nel futuro.

(via)

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