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Un viaggio in treno molto lungo

È una delle tratte ferroviarie più famose, lunghe e affascinanti al mondo. Da Pechino a Mosca, attraversando tutta l’Eurasia, tra steppa, taiga, laghi, fiumi e pianure. La Ferrovia Transiberiana fu completata nel 1916, anche se la prima apertura risale al 1903, dopo soli dodici anni di lavoro.

La prima tratta fu inaugurata nel maggio 1891 a Vladivostock, dopo che i lavori erano iniziati in marzo, dall’allora erede al trono (zarevič) Nicola (futuro zar Nicola II), che trasportò simbolicamente una carriola sui binari. La velocità di costruzione dell’impresa (740 chilometri l’anno) fu possibile anche grazie all’inesistente tutela per i lavoratori, molti dei quali condannati forzati, che morirono in migliaia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, la Transiberiana fu fondamentale negli spostamenti dell’Armata Rossa verso il fronte occidentale; inoltre contribuì in maniera importantissima al coinvolgimento delle zone più remote della Siberia in un maggiore sviluppo economico.

Oggi la Transiberiana è anche una meta (mobile, ma pur sempre meta) turistica molto famosa. L’introduzione delle carrozze “di lusso”, con cuccette per dormire, si deve all’imprenditore e banchiere belga Georges Nagelmackers. Anche grazie a lui, quindi, il collettivo artistico Factoria ha potuto riprendere questo mini-documentario che testimonia il lunghissimo viaggio su rotaia (più di novemila chilometri). È stato girato interamente con una Canon 7D, per un tratto di 7500 km, da Pechino a Ulaanbataar (Mongolia) e da Irkusk (Siberia) fino alla capitale russa, sul tratto chiamato Transmongolica.

 

 

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