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20:30 martedì 14 ottobre 2025
Temu ha raddoppiato i guadagni in Europa nonostante una forza lavoro composta da otto dipendenti soltanto Otto persone per gestire gli ordini, il servizio clienti, il sito, oltre alla parte burocratica, amministrativa e fiscale.
Il Time ha dedicato la copertina a Trump ma lui si è offeso perché nella foto sembra che gli abbiano cancellato i capelli Il Presidente degli Stati Uniti d'America ha commentato così: «La più brutta foto di tutti i tempi».
Il Presidente del Madagascar è fuggito dal Paese per paura di essere ucciso ma rifiuta comunque di dimettersi Al momento nessuno sa dove si trovi Andry Rajoelina, ma lui sostiene di poter comunque continuare a fare il Presidente del Madagascar.
Maria Grazia Chiuri è la nuova direttrice creativa di Fendi La stilista debutterà alla prossima fashion week di Milano, nel febbraio 2026, e curerà tutte le linee: donna, uomo e couture.
Dopo il Nobel per la Pace vinto da Maria Corina Machado, il Venezuela ha chiuso improvvisamente la sua ambasciata a Oslo Una scelta che il governo di Maduro ha spiegato come una semplice «ristrutturazione del servizio diplomatico».
Giorgio Parisi, il fisico, si è ritrovato a sua insaputa presidente di una commissione del Ministero della salute perché al ministero lo hanno confuso con Attilio Parisi, medico E adesso sembra che nessuno al ministero riesca a trovare una maniera di risolvere il problema.
Il quotidiano del Comitato centrale del Partito comunista cinese ha fatto firmare un articolo a LeBron James, che però non lo ha mai scritto È vero che viviamo in un mondo strano, ma ancora non così strano da avere LeBron James tra gli editorialisti del Quotidiano del popolo.
Luca Guadagnino ha rivelato i suoi quattro film preferiti di tutti i tempi nel nuovo episodio di Criterion Closet Una classifica che comprende due film di culto abbastanza sconosciuti, un classico di Wong Kar-Wai e l'opera più controversa di Scorsese.

Un giro a Masdar City, la nuova città (vuota) a fianco a Abu Dhabi

24 Settembre 2014

Sorge a diciassette chilometri da Abu Dhabi, nel mezzo del deserto, è “protetta” e alimentata da 87.777 pannelli solari, riempita con negozi, uffici, banche, piccole automobili elettriche (“pod cars”) che si guidano da sole, i muri esterni dei palazzi sono costruiti con materiali che riducono il calore e di conseguenza permettono di risparmiare sul condizionamento, tutti gli impianti luminosi (esterni e interni) sono comandati roboticamente da sensori, è stata quasi interamente disegnata dagli architetti inglesi Foster + Partners. Dall’alto sembra un quadrato, circondata da parchi, campi da calcio, strade.

Si chiama Masdar ed è (oppure doveva essere) la città del futuro, capace di ospitare soltanto 10.000 persone ma con un risparmio su acqua, elettricità e inquinamento enorme. Sensori, automatizzazione, tecnologia smart. La città più sostenibile del mondo a una manciata di chilometri da quella più insostenibile, Abu Dhabi. In realtà, le cose non stanno andando benissimo. Come scriveva Wired nel 2013, il goal fissato per il 2015 di rendere Masdar un agglomerato da 50.000 abitanti e 40.000 pendolari è fallito, ed è stato spostato al 2025.

Il gruppo “Quartier Libre” ha fatto un giro a Masdar, e in questo breve video (con un’inquietante e sci-fi musica di sottofondo) ha raccolto un po’ di immagini. Non il massimo dell’ospitalità di certo. Ma i problemi delle smart cities sono ormai noti e sotto gli occhi di molti, come avevamo commentato raccontando questo caso e un altro, quello di Songdo, in Corea del Sud (qui).

(via)

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