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14:07 lunedì 17 novembre 2025
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.

Scimmie, macchine da scrivere e Shakespeare

04 Aprile 2014

La chiamano teoria della scimmie infinita: è quella per cui una scimmia in grado di battere a macchina a caso all’infinito finirebbe per scrivere qualsiasi tipo di documento, inclusa l’intera bibliografia di William Shakespeare. Ovviamente si tratta di un esperimento matematico e la scimmia in realtà è una metafora usata per rappresentare la casualità. In molti, nel corso dei secoli, hanno riflettuto su questa possibilità: Jorge Luis Borges immaginò un gruppo di scimmie in grado di scrivere l’intera biblioteca del British Museum, arrivando in seguito a completare quel concetto che chiamò “La biblioteca di Babele“, enorme archivio contenente tutte le combinazioni possibili di lettere, parole, spazi e simboli. Al suo interno moltissimi documenti senza senso ma anche opere complete di qualsiasi tipo, poesie, saggi, qualsiasi cosa.

Ma tornando alla metafora delle scimmie, è davvero possibile che un meccanismo casuale protratto all’infinito possa ri-scrivere l’Amleto di Shakespeare? Se lo è chiesto anche il blog matematico-finanziario Priceonomics, secondo cui «una scimmia che batte a macchina a caso finirebbe per scrivere qualcosa di superiore a Shakespeare molto prima che possa riscrivere Amleto». Per quanto possa sembrare strano, infatti, la spiegazione è matematica e semplice: ci sono poche possibilità che una scimmia scriva una frase di senso compiuto ma le possibilità sono ancora più basse per una frase shakespeariana. Non è una questione di qualità linguistica quanto di numero: le frasi usate dall’autore inglese sono infatti pochissime se paragonate all’enorme catalogo di frasi generali di una lingua. Allo stesso modo, le opere di Shakespeare sono pochissime rispetto al numero sterminato di opere create nel corso della storia, molte delle quali, continua Priceonomics, «sono migliori di Shakespeare». La scimmia scrittrice avrebbe molte più probabilità di scrivere una di quest’ultime rispetto a un’opera del Bardo.

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