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08:21 mercoledì 19 novembre 2025
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.
Per la prima volta è stata pubblicata la colonna sonora di Una mamma per amica In occasione del 25esimo anniversario della serie, su tutte le piattaforme è arrivata una playlist contenente i migliori 18 brani della serie.
Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
Le gemelle Kessler avevano detto di voler morire insieme ed è esattamente quello che hanno fatto Alice ed Ellen Kessler avevano 89 anni, sono state ritrovate nella loro casa di Grünwald, nei pressi di Monaco di Baviera. La polizia ha aperto un'indagine per accertare le circostanze della morte.
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.

Quelli che spiano i censori del web cinese

11 Luglio 2012

Ogni giorno la Rete cinese e i suoi 500 milioni di utenti sono controllati a vista e censurati da un esercito fantasma che si occupa di ripulire la Rete da eventuali messaggi politico-sociali che potrebbero risultare scomodi al regime. La chiamano “Grande Muraglia Digitale” e un progetto congiunto dell’Università di Harvard e quella di Hong Kong si è dato lo scopo di analizzarne il funzionamento, per capire come quali contenuti colpisce, e come.

Ne è venuta fuori una radiografia molto chiara e interessante, scrive l’Economist, che aiuta a capire il processo censorio online: i ricercatori hanno setacciato forum e social network come Weibo, il “Facebook cinese” di cui abbiamo già parlato su Studio, alla ricerca di discussioni e post su 85 temi scottanti come l’artista-dissidente Ai Weiwei e le recenti rivolte in Mongolia.

In generale, secondo la ricerca, il 13% dei post dei social network viene censurato. Su Weibo vengono soprattutto spiati gli utenti che superano i mille follower (il sito cinese funziona un po’ come Twitter), che sono circa 300 mila. A stupire è la velocità con cui alcune cose spariscono, quasi “in tempo reale”, scrive il settimanale inglese. Che racconta anche l’azione censorea nei forum: gli autori dello studio accademico hanno raccolto 11 milioni di discussioni e post su più di mille siti e hanno scoperto un fatto piuttosto sorprendente: non sempre i contenuti contro il regime e il Partito comunista cinese vengono rimossi, contrariamente alle aspettative. Spariscono invece tutte le discussioni che mirano a organizzare manifestazioni, eventi pubblici.

Gary King, uno dei ricercatori autori dello studio, ha spiegato che «a quanto pare l’obiettivo [del regime, Nda] è quello di evitare che la gente si aggreghi e si incontri».

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