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Perché i sottotitoli in streaming a volte sono assurdi

Netflix, il colosso americano dello streaming a pagamento presente anche in molti paesi europei (da poco è sbarcato in Francia), ha un problema di sottotitoli. In pratica, la qualità è troppo bassa, i dialoghi sono trascritti con imprecisione o addirittura in modo tale da non avere senso compiuto: la cosa è stata denunciata, a più riprese, da attivisti per i diritti dei non udenti, che per ovvie ragioni hanno bisogno dei sottotitoli per seguire la trama.

Il fatto è — ha spiegato in un recente articolo Quartz — che sottotitolazione di film o serie Tv fruibili in streaming è affidata quasi del tutto alle macchine, e proprio per questo il risultato è spesso buffo e incompleto. Un dispositivo tecnologico, a differenza di un essere umano, tende a tradurre parola per parola, senza considerare il contesto sintattico o le varianti dialettali. Non è nemmeno in grado di individuare e riportare il sarcasmo, l’enfasi che gli attori mettono su una particolare espressione. Infine, un macchinario non potrà mai appassionarsi a un prodotto televisivo, cogliere le emozioni che lo caratterizzano e quindi tradurre dialoghi e scrivere sottotitoli in modo da renderle fruibili a chiunque e in qualsiasi lingua.

Il risultato, talvolta, sono veri e propri nonsense, come questo:

Gli errori e le imprecisioni in cui spesso si imbattono gli utenti vanno soprattutto a discapito dei non udenti (che solo in America sono circa 36 milioni). E a seguito dell’enorme successo di numerose serie Tv in streaming (basti pensare ad House of Cards), a lamentarsi della scarsa qualità dei sottotitoli sono sempre più persone.

Non a caso alcuni servizi in streaming stanno funzionando attraverso “l’autogestione” degli stessi utenti: Viki, ad esempio, è un sito che si sostiene grazie al crowdfunding e i cui iscritti collaborano tra loro traducendo programmi e serie televisive in numerose lingue, mentre Amara (una piattaforma per la sottotitolazione) consente a chi la utilizza di inserire i sottotitoli nei video di Youtube e sta valutando di sostituire le macchine con le persone.

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