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Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.
Per la prima volta è stata pubblicata la colonna sonora di Una mamma per amica In occasione del 25esimo anniversario della serie, su tutte le piattaforme è arrivata una playlist contenente i migliori 18 brani della serie.

Perché chi abita in città cammina velocemente?

27 Marzo 2012

Si dice spesso che gli abitanti delle grandi città camminano più velocemente di quelle di paesi più piccoli e rurali. Normalmente si spiega il fenomeno con la frenesia dei grandi centri abitati e la retorica dell’isterico cittadino indaffarato e sempre di corsa. Non è un banale modo di dire, anzi. Lo spiega il sito di news The Atlantic Cities citando alcuni studi sull’argomento.

Innanzitutto quello di due fratelli, Marc e Helen Bornstein, che studiarono il comportamento dei pedoni in molti centri abitati, arrivando a provare la nettà differenza di velocità tra le persone che avevano visto camminare a Brooklyn (2,6 milioni di abitanti) e Psychro (paesino greco di 365 anime). I due realizzarono anche un grafico in cui si nota un rapporto direttamente proporzionale tra il numero di abitanti dei centri analizzati e la velocità con cui i loro abitanti si muovevano a piedi.

La tesi dei Bornstein, pubblicata da Nature, ipotizzava che il sovraffollamento tipico delle zone fortemente urbanizzate fosse in grado «innescare comportamenti in grado di ridurre “l’interferenza sociale”, come camminare velocemente». Un modo come un altro per evitare l’altro, almeno in parte e per quanto possibile.

Nel 1989 i geografi D. Jim Walmsley e Gareth Lewis confermarono molte delle idee dello studio dei due fratelli, cronometrando 1300 pedoni sparsi in 10 paesi diversi tra l’Inghilterra e l’Australia. Dalla megalopoli Londra a Glenn Innes, in cui vivono circa 6000 persone. I risultati confermarono il legame tra grandezza della città e velocità di cammino che, secondo i due studiosi, era causato da un fattore economico. Nelle grandi città, infatti, il costo della vita è più alto, gli stipendi sono più alti e in qualche modo il tempo diventa davvero denaro. Camminare velocemente aiuta quindi a risparmiare (o guadagnare) soldi.

Una tesi confermata dallo studio del ricercatore californiano Robert Levine che in un suo studio ha analizzato la velocità “pedonale” in 31 Paesi in tutto il mondo. Risultato: le città più veloci erano anche le più ricche – con l’eccezione di Nairobi. Levine analizzò quello che defini “il passo della vita”, una variabile che mette insieme i dati sulla velocità di passo, la velocità di lavoro e la puntualità. Le dieci città più “veloci” del mondo, secondo il suo studio, erano tutte del cosiddetto “primo mondo”: ricche, agiate e molto popolate. Ecco la top ten: Dublino, Amsterdam, Berna/Zurigo, Londra, Francoforte, New York, Tokyo, Parigi, Nairobi e Roma.

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