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L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.
Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.

Perché alcune canzoni ci fanno commuovere e altre no?

14 Febbraio 2012

I Grammy Awards di quest’anno, tenutisi due giorni fa, sono stati caratterizzati dal lutto per la morte di Whitney Houston, a cui l’edizione è stata dedicata, e dal trionfo di Adele, la cantante britannica che con Rolling in the deep si è aggiudicata 6 premi – realizzando l’en plein: sei nomination, sei vittorie.

Adele si è anche esibita nella canzone che dà il nome al suo album, così come l’anno precedente aveva stregato il pubblico con “Someone like you“, una hit che sembra avere l’enorme potere di fare commuovere chi l’ascolta. La magia del brano è tale da aver spinto il Wall Street Journal a esiminarlo per capire quale sia il suo elemento-lacrima – e anche per capire, in generale, cosa rende certi brani commoventi.

Già venti anni fa, spiega il quotidiano newyorchese, lo psicologo britannico John Sloboda cercò di capire il quid che rende un brano commovente. Per farlo, condusse un esperimento su alcuni esperti e appassionati di musica: lo scienziato selezionò prima alcune canzoni universalmente riconosciute come commoventi e poi chiese loro di indicare la parte che pareva responsabile del picco emotivo. Analizzando i dati raccolti, Sloboda notò che su 20 passaggi considerati “da lacrima”, ben 18 avevano una costante: l’appoggiatura. E – coincidenza, ma forse nemmeno tanto – anche “Someone like you” ne contiene una.

L’appoggiatura è un tipo di ornamento musicale (i cosiddetti “abbellimenti”) che consiste di una nota di dimensioni ridotte anteposta a un’altra nota, più grande (la stessa cosa vale anche per gli accordi). I due elementi vengono suonati legati. La tecnica ha  «una funzione di arricchimento armonico, poiché essa costituisce in genere un elemento estraneo all’armonia della nota successiva». (Per capire al meglio la questione Wikipedia ha messo a disposizione un documento audio esplicativo.)

Martin Guhn, psicologo britannico della University of British Columbia che nel 2007 affrontò la questione, ha spiegato che la commozione derivante dalle appoggiature si basa sulla tensione. La breve nota che si lega a quella principale crea tensione, perché è un movimento insolito e che il cervello umano non si aspetta. Quando questa “imperfezione” si interrompe con l’arrivo della nota principale e attesa, la tensione si scarica. E nasce un’emozione.

Il pezzo di Adele ha un’appoggiatura nel ritornello, precisamente durante la parola “you”, che viene allungata. (Il sito della National Public Radio ha “tagliato” la parte dell’appoggiatura, ascoltabile qui).

Dan Wilson, musicista che ha firmato il brano con Adele, ha spiegato a Npr di non aver mai sentito parlare dell’appoggiatura e di averla sentita nominare per la prima volta leggendo l’articolo del Wsj. Secondo lui il motivo per cui la canzone fa così tanto effetto è un altro, meno scientifico: “Abbiamo scritto questa canzone con Adele che parlava della fine di una relazione incredibilmente spezzacuore, cosa che lei stava davvero vivendo all’epoca”. E ha chiuso scherzando: “Se ci fosse un metodo scientifico per scrivere hit strappalacrime, lo farei ogni giorno. Ma non è così facile”.

Qui la registrazione della puntata di “All Things Considered” di Npr sulla canzone di Adele (in inglese).

Immagine: The Wall Street Journal (illustration) Associated Press (photo); Universal Music Publishing (score)

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