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14:58 domenica 21 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Negli USA aumenta l’“auto-segregazione” tra Democratici e Repubblicani

14 Novembre 2013

Le regole del buon vicinato, vuole la vulgata, sono la base di una coabitazione pacifica e serena. Ci sono però anche altri fattori a entrare in gioco, quando si parla di rapporti coi vicini di casa e di quartiere. Uno di essi, sorprendentemente è l’affinità politico-ideologica.

Uno studio dell’Università della Virginia, pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology, rivela infatti che le linee di demarcazione tra blue States (le roccaforti democratiche) e red States (repubblicane) negli Stati Uniti sono saltate. Al loro posto, da qualche tempo, ci sono divisioni politiche ancorate a livello di contee, comuni e quartieri.

Matt Motyl, lo psicologo responsabile del team che si è occupato della ricerca, sostiene che «gli individui scelgono di vivere in comunità con ideologie simili alla propria per soddisfare il loro bisogno di appartenenza». Questo fenomeno – che modifica anche i trend migratori – è stato recentemente citato in relazione alla polarizzazione politica statunitense, che allo stato attuale vede frange radicali parlare a nome di queste nuove constituencies – il nome con cui in inglese si fa riferimento a una parte di elettorato, spesso connesso a un ambito territoriale di riferimento, che supporta un partito o un tema politico.

Per quanto i ricercatori nel loro paper scrivano che «questa omogenizzazione delle comunità può promuovere un maggiore senso di benessere personale», il rovescio della medaglia è facilmente intuibile: questo fenomeno «può anche incoraggiare atteggiamenti di ostilità di parte», dato che il contatto con persone che la pensano diversamente è ridotto ai minimi. L’avversario politico, in questo senso, è anche quello che vive al di là dei rassicuranti confini del proprio centro abitato/quartiere.

In Italia mancano studi simili, e nulla per il momento fa supporre che esista un trend analogo (anche perché da noi il mercato immobiliare è più rigido, si trasloca meno spesso).

(via)

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