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15:21 giovedì 20 novembre 2025
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.

Negli USA aumenta l’“auto-segregazione” tra Democratici e Repubblicani

14 Novembre 2013

Le regole del buon vicinato, vuole la vulgata, sono la base di una coabitazione pacifica e serena. Ci sono però anche altri fattori a entrare in gioco, quando si parla di rapporti coi vicini di casa e di quartiere. Uno di essi, sorprendentemente è l’affinità politico-ideologica.

Uno studio dell’Università della Virginia, pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology, rivela infatti che le linee di demarcazione tra blue States (le roccaforti democratiche) e red States (repubblicane) negli Stati Uniti sono saltate. Al loro posto, da qualche tempo, ci sono divisioni politiche ancorate a livello di contee, comuni e quartieri.

Matt Motyl, lo psicologo responsabile del team che si è occupato della ricerca, sostiene che «gli individui scelgono di vivere in comunità con ideologie simili alla propria per soddisfare il loro bisogno di appartenenza». Questo fenomeno – che modifica anche i trend migratori – è stato recentemente citato in relazione alla polarizzazione politica statunitense, che allo stato attuale vede frange radicali parlare a nome di queste nuove constituencies – il nome con cui in inglese si fa riferimento a una parte di elettorato, spesso connesso a un ambito territoriale di riferimento, che supporta un partito o un tema politico.

Per quanto i ricercatori nel loro paper scrivano che «questa omogenizzazione delle comunità può promuovere un maggiore senso di benessere personale», il rovescio della medaglia è facilmente intuibile: questo fenomeno «può anche incoraggiare atteggiamenti di ostilità di parte», dato che il contatto con persone che la pensano diversamente è ridotto ai minimi. L’avversario politico, in questo senso, è anche quello che vive al di là dei rassicuranti confini del proprio centro abitato/quartiere.

In Italia mancano studi simili, e nulla per il momento fa supporre che esista un trend analogo (anche perché da noi il mercato immobiliare è più rigido, si trasloca meno spesso).

(via)

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