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15:59 venerdì 14 novembre 2025
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.
L’unica persona ancora convinta che Trump non sapesse niente dei traffici di Epstein è l’addetta stampa della Casa Bianca Nonostante le ultime rivelazioni riguardanti gli Epstein Files, Karoline Leavitt continua a ripetere che «il Presidente non ha fatto nulla di male».

Le macchine fotografiche di oggi sono 10 miliardi di bilioni di volte più veloci delle prime

28 Gennaio 2014

Nel 1826 Joseph-Nicéphore Niépce decise di scattare una fotografia del giardino di casa sua. Quel solo scatto impiegò 30.000 secondi a impressionarsi sulla lastra di peltro utilizzata come pellicola, ovvero più di 8 ore. Provate a pensare a una vostra normale giornata festiva, o a un normale viaggio di piacere, e a quante fotografia siete soliti scattare. In 8 ore potreste riempire Gigabyte su Gigabyte di immagini. Eppure chiamiamo le due cose “fotografia”, cioè usiamo lo stesso nome per l’atto di Joseph-Nicéphore Niépce, che ha impiegato un terzo di giornata per uno scatto, e per il veloce e distratto clic su una fotocamera digitale.

Una fotocamera digitale, oggi, impiega in media 5 millesimi di secondi ad aprire e chiudere l’otturatore. Alcuni strumenti fotografici laser come il Linac Coherent Light Source, oggi utilizzati con finalità scientifiche (ad esempio per fotografare i virus) sono capaci di catturare immagini in un miliardesimo di secondo.

Sono passati “soltanto” 188 anni dalla fotografia di Niépce e dalle otto ore di attesa. Su Atlantic hanno fatto un calcolo, non semplicissimo, per capire quanto la fotografia di oggi sia più veloce. Il numero è: 1000.000.000.000.000.000.000.000. A parole si dice “dieci miliardi di bilioni”. Niente male, progresso.

Nell’immagine, quello che rimane della fotografia del giardino di Niépce.

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