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17:33 giovedì 20 novembre 2025
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.

La regola dei 5 secondi non funziona affatto

24 Luglio 2013

Un pezzo di torta che cade per terra, o forse anche una sigaretta non ancora finita o non ancora accesa. Che si fa? Se la prendi prima di 5 secondi, dice la regola non scritta (altrimenti detta superstizione) va tutto bene. Ovvero: né la torta né la sigaretta si sono riempite di batteri nocivi, a causa della brevissima permanenza sulla superficie infestata (ovvero il pavimento, o il marciapiede, eccetera). La regola dei 5 secondi esiste in gran parte del mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, e purtroppo per tutti noi, non funziona per niente.

I batteri, prima di tutto, sono piccoli e agili: non ci vuole molto perché saltino sulla nostra fetta di torta, o sul nostro filtro di sigaretta. Anzi, ci vuole pochissimo. Anzi, basta e avanza il semplice contatto, una frazione di secondo. Secondariamente, i batteri sono tanti. Milioni, anzi miliardi. È stimato che ce ne siano 7,2 miliardi soltanto, ad esempio, sulla spugna con cui puliamo i piatti in cucina. Moltissimi altri vivono perennemente nella nostra bocca (100 miliardi circa), e cento milioni di miliardi sono quelli ospitati dal nostro apparato digerente.

Alla salmonella bastano 10 batteri per infestare un intestino, mentre meno di 100 E. coli sono sufficienti a creare un certo numero di patologie che vanno dalla semplice gastroenterite a malattie ben più gravi.

Quando nasce la “regola dei 5 secondi”? Un lungo articolo di Gizmodo che ne contesta la veridicità traccia la sua origine addirittura ai tempi di Gengis Khan, che inventò la “regola delle 12 ore”, accorciando di molto la precedente regola, che pare fosse intorno alle 20. Di secolo in secolo siamo riusciti poi a ridurre il lasso temporale agli odierni secondi.

Uno studio condotto nel 2007 dal Paul Dawson della Clemson University ha dimostrato che la regola dei 5 secondi andrebbe rinominata, appunto, regola degli 0 secondi. Dawson sterilizzò diverse superfici e successivamente le ricoprì di batteri della salmonella. Lasciò le superfici in quello stato per quattro settimane, un tempo piuttosto lungo per la sopravvivenza dei batteri. Ventotto giorni dopo, lasciò cadere una fetta di mortadella sulle superfici. In meno di un secondo, i batteri avevano invaso il salume. In cinque secondi, ce n’erano oltre 8.000.

Molto, infine, dipende dalla superficie su cui cade il cibo. A differenza di quello che si potrebbe pensare, i marciapiedi cittadini non sono le zone più pericolose: i pavimenti delle cucine non temono rivali in quanto a ricettacoli di patogeni, in quanto dimora per i più pericolosi batteri, quelli del cibo non ancora cucinato.

(via)

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