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03:31 martedì 18 novembre 2025
Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
Le gemelle Kessler avevano detto di voler morire insieme ed è esattamente quello che hanno fatto Alice ed Ellen Kessler avevano 89 anni, sono state ritrovate nella loro casa di Grünwald, nei pressi di Monaco di Baviera. La polizia ha aperto un'indagine per accertare le circostanze della morte.
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.

La guerra delle autorità americane alle pistole stampate in 3D

25 Novembre 2013

Con l’arrivo sul mercato delle stampanti 3D, molte menti creative hanno sfruttato la tecnologia del momento per produrre gli oggetti più disparati: qualcuno si è messo a stampare opere d’arte, altri hanno ideato la stampante anti-gravità. Altri ancora, invece, come un anonimo ingegnere presentatosi come “Joe”, hanno deciso di rendere la costruzione (o meglio: la stampa) di armi una pratica semplice e veloce. Usando una stampante Lulzbot AO-101 – un macchinario in vendita a circa 1700 dollari – Joe è riuscito a stampare una pistola Liberator, che a quanto pare funziona bene.

A Philadelphia, in Pennsylvania, dove il problema della criminalità è particolarmente annoso (nel 2012 la città ha registrato un totale di 331 omicidi), sono corsi ai ripari: come riporta Philly Magazine, giovedì scorso il consiglio cittadino ha votato all’unanimità per rendere illegale la pratica della stampa di armi in 3D. Si tratta della prima città americana a mettere fuorilegge quest’uso della tecnologia.

Anche a livello nazionale, dalle parti di Washington, però, la faccenda fa storcere il naso a legislatori ed esperti. Un senatore dello Stato di New York, Chuck Schumer, ha in progetto di estendere una legge che regola il divieto di porto d’armi “non rintracciabili” a questo tipo di oggetti. E nel giro di pochi giorni il Dipartimento di Stato ha messo offline il sito da cui si poteva scaricare il modello della Liberator.

In realtà, come fa notare The Verge, misure del genere sono troppo premature, al momento: l’alto costo delle stampanti e la loro natura sperimentale, che non garantisce sull’affidabilità del risultato, rendono molto più pericolosa la vendita di armi tradizionali.
 

Nella foto: una pistola Liberator, stampata in 3D

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