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Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

Il trauma nella vita reale che ha ispirato il creatore di Batman

07 Maggio 2014

Aveva quindici anni e un violino in spalla quando un gruppo di ragazzi lo aggredì, mentre tornava a casa dopo una lezione di musica. Bob Kane (al secolo Robert Kahn), il fumettista passato alla storia per aver inventato Batman, ne uscì con cicatrici, denti scheggiati e un uso limitato del braccio che gli avevano spezzato: riuscì a raccontare questo traumatico episodio della sua adolescenza solo 57 anni dopo, mettendolo per iscritto nella sua autobiografia. Non riuscì mai, invece, a riconoscerlo come possibile fonte di ispirazione del suo celebre supereroe. Proprio sulla possibile connessione tra l’aggressione, il conseguente trauma psicologico e l’invenzione di Batman (che senza la maschera da pipistrello è un uomo miliardario di nome Bruce Wayne) si interroga Richard A. Warshak in un articolo su The Atlantic.

Come spiegato in una ricerca condotta dall’American Psychological Association, l’aumento della creatività rappresenta un modo in cui la crescita post-traumatica si manifesta e sviluppa. Nel caso di Kane, lo sviluppo del suo estro come superamento di un trauma sarebbe individuabile anche in alcune precise caratteristiche della vita del supereroe. Kane avrebbe infarcito la storia di Batman con dettagli e vicissitudini molto simili a quelle della sua storia personale. Il primo parallelismo tra l’autore e il supereroe si basa proprio sulla presenza di un episodio che, in entrambe le storie, segna l’esistenza di chi lo ha vissuto: come Kane, allo stesso modo Batman ha vissuto un episodio traumatico che lo ha particolarmente condizionato. Dopo aver assistito al brutale assassinio dei genitori, Wayne decide infatti di impegnarsi per sconfiggere ed estinguere i criminali.

Inoltre Kane ammise più volte di aver ideato Batman come suo alter ego: «Batman dovrebbe essere rappresentato come una persona eccentrica e con disturbi psicologici, che non è mai del tutto concentrata tranne quando si occupa di combattere il crimine», spiegò quando gli fu chiesto un parere per la sceneggiatura del film dedicato alla sua creatura. Il supereroe, dunque, permise al fumettista di vendicarsi contro tutti i teppisti del mondo, non solo quelli che lo avevano aggredito in un deposito di legname quando aveva 15 anni. Non a caso, una delle prime armi utilizzate dal supereroe era un rampino, lo stesso oggetto con cui Kane aveva cercato di difendersi dai suoi aggressori.

Per quanto riguarda, invece, l’estetica e gli abiti scelti per Batman, il merito sarebbe di un certo Leonardo da Vinci: «Durante il weekend disegnai una sorta di supereroe nudo, che assomigliava a un incrocio tra Superman e Flash Gordon» – scrisse Kane – «Misi sopra la figura di Batman un foglio di carta da lucido in modo da poter disegnare dei costumi adatti al personaggio. Poi, POW! Mi è venuto in mente in un attimo, come la lampadina che appare sopra i personaggi dei cartoni animati quando fanno un brainstorming. Mi ricordai del disegno in cui Leonardo da Vinci aveva rappresentato una macchina volante simile a un pipistrello».

(via)

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