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15:38 lunedì 15 settembre 2025
L’ultima tappa della Vuelta di Spagna è stata annullata perché 100 mila manifestanti pro Palestina hanno invaso le strade A causa delle proteste non c'è stata nessuna cerimonia di premiazione, niente passerella finale e né festeggiamenti ufficiali.
Javier Bardem si è presentato con la kefiah al collo sul red carpet degli Emmy L’attore spagnolo ha chiesto la fine del blocco agli aiuti umanitari, guidando una folta schiera di star che hanno parlato della Palestina agli Emmy.
Non se lo aspettava nessuno ma quest’anno agli Emmy è andato tutto per il verso giusto Adolescence, The Pitt, Hacks, The Studio, Severance: tutte le serie più amate e discusse dell'anno hanno vinto.
Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.

I tweet rabbiosi si diffondono più rapidamente

25 Settembre 2013

La rabbia è il sentimento che si diffonde di più sui social network. Questa è la conclusione cui sono giunti quattro ricercatori della Beihang University, in Cina, che hanno analizzato 70 milioni di mircro-post pubblicati nel 2010 su Weibo, l’equivalente cinese di Twitter, suddividendoli in quattro categorie emotive: «rabbia», «gioia»,  «disgusto» e «tristezza».

I ricercatori hanno scoperto che le frasi che esprimevano «rabbia» tendevano a propagarsi maggiormente, e con più rapidità, rispetto a quelli che esprimevano «gioia». Questo tuttavia non significa, automaticamente, che i sentimenti negativi sono gli unici a diffondersi rapidamente sui social network: infatti  i “tweet” gioiosi si diffondono più rapidamente di quelli che esprimono disgusto o tristezza.

Nel grafico riportato qui sopra, così come nella tabella sotto, i micro-post che trasmettono rabbia sono indicati in rosso, quelli che esprimono gioia in verde, la tristezza in blu, e il disgusto in nero.

Lo studio è stato recentemente pubblicato nel paper “Anger is More Influential Than Joy: Sentiment Correlation in Weibo”, che può essere consultato liberamente qui, e di cui riportiamo un estratto.

«I nostri risultati mostrano che la rabbia è più influente di altre emozioni come la gioia, il che indica che i tweets arrabbiati possono diffondersi rapidamente e ampiamente nella rete. Mentre, contrariamente dalle nostra aspettative, la correlazione [generata tra utente e utente] di tristezza è bassa. Analizzando le parole chiave, facendo ricerche in base agli argomenti ed analizzando i retweet, abbiamo scoperto che l’attitudine del pubblico verso i problemi sociali e le questioni diplomatiche è prevalentemente di rabbia. E questo stato mentale tende ad accelerare la propagazione di informazioni su Weibo. (…) Noi ipotizziamo che la rabbia rivesta un ruolo non trascurabile nella propagazione in larga scale delle informazioni negative».

(via)

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