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13:10 lunedì 17 novembre 2025
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.

Tre domande finanziarie a cui (non solo) gli italiani non sanno rispondere

08 Maggio 2014

Se hai cento dollari nel tuo libretto di risparmio e il tasso d’interesse è del 2% all’anno, dopo un lustro quanto denaro troverai nel libretto? E se il tasso d’interesse fosse dell’1% all’anno, ma con un’inflazione annuale del 2%? Inoltre, comprare una singola società per azioni offre un rendimento più sicuro rispetto a un fondo comune?

Un recente sondaggio ha rivelato che il 75% degli italiani non è in grado di rispondere a questi tre quesiti. Ma, come spiega l’ex direttore di Foreign Policy Moises Naim in un articolo sul The Atlantic, l’ignoranza in ambito finanziario non è un problema che riguarda solo gli italiani.

La ricerca è stata infatti condotta a livello globale dalle economiste Annamaria Lusardi e Olivia Mitchell: tra i cittadini meno competenti in materia, compaiono gli svedesi (79%) e i russi (96%). Un po’ meglio invece hanno risposto alle tre domande giapponesi (“solo” il 73% non ha saputo rispondere), americani (70%), francesi (69%), tedeschi (53%) e svizzeri (50%).

Secondo quanto registrato durante il sondaggio, la presenza di numerosi “analfabeti” a livello finanziario è aggravata da un altro dato: la maggior parte delle persone intervistate sottostima la propria ignoranza e non crede di aver bisogno di insegnamenti. Lusardi e Mitchell hanno chiesto ai cittadini di dare un voto alle loro conoscenze finanziarie in una scala da uno a sette: la maggior parte degli americani si è classificata al livello 4 o a quelli superiori, nonostante solo il 30% avesse saputo rispondere correttamente alle domande. La stessa tendenza è stata riscontrata in Germania e Olanda.

Tra le persone con il grado più basso di alfabetizzazione finanziaria compaiono le classi meno abbienti, gli anziani e le donne. E se gli anziani sono convinti che le loro competenze crescano con l’aumentare dell’età, interpretando l’accumulo di esperienza come un requisito sufficiente per diventare sempre più esperti, le donne hanno il vantaggio di essere più consapevoli della loro ignoranza.

Di conseguenza, le donne potrebbero essere le più interessate a frequentare corsi di formazione finanziaria. Una formazione che, nel mercato attuale, si fa sempre più necessaria: la figura dell’intermediario finanziario sta progressivamente svanendo e i cittadini, in barba alla loro diffusa incompetenza, si ritrovano a gestire risparmi, investimenti e pensioni. Secondo Lusardi e Mitchell, la crescita delle conoscenze in ambito finanziario garantirebbe alle persone con bassi livelli d’istruzione un aumento dell’82% del loro reddito iniziale e ai laureati un aumento del 56%.

(via)

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