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23:35 lunedì 20 ottobre 2025
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".

Gli animali, la luce e il senso del tempo

13 Giugno 2014

Il senso del tempo degli animali varia a seconda di come questi percepiscono coi loro organi sensoriali i cambiamenti nella realtà che li circonda. Ogni capacità sensoriale ha dei limiti verificabili (ad esempio l’udito è in grado di percepire fino a un certo numero di frequenze). Uno di questi è la frequenza critica di sfarfallio (in inglese, critical flicker frequency o Cff), ossia quel momento in cui una luce lampeggia così rapidamente da non poter più essere percepita come lampeggiante, apparendo semplicemente come un’illuminazione costante. I film stessi sono sequenze di immagini fisse che si alternano a una velocità tale da creare nello spettatore l’illusione di un movimento inconsutile in tempo reale.

Gli scienziati hanno sviluppato delle tecniche per verificare la frequenza critica di sfarfallio degli animali: tendenzialmente questi vengono addestrati ad assumere determinati comportamenti quando si trovano di fronte a una fonte di luce intermittente, diversi rispetto a quelli che imparano ad avere dinanzi a un’illuminazione continua. In questo modo, il cambiamento dell’atteggiamento dell’animale permette di individuare il momento in cui non è più in grado di distinguere l’intermittenza.

Lo scorso anno Andrew Jackson e Kevin Healy del Trinity College di Dublino hanno deciso di confrontare le Cff di un’ampia gamma di specie animali. Hanno così scoperto, ad esempio, che il Callospermophilus lateralis – un tipo di scoiattolo che vive soprattutto tra le montagne del Nord America occidentale – arriva a vedere 120 baluginii al secondo. La Booralana tricarinata, invece, è un isopodo dell’oceano Atlantico che detiene il record più basso: riesce a individuare solo quattro lampi di luce al secondo. Il più alto livello di Cff è caratteristico delle mosche (circa 250 lampeggi al secondo), ed è quattro volte superiore rispetto alla nostra capacità di riconoscere cambiamenti nel nostro campo visivo.

Gli studiosi hanno concluso che le Cff più alte sono tipiche degli animali piccoli e dotati di un metabolismo veloce. Quest’ultimo è importante nella definizione della frequenza critica di sfarfallio, poiché essa dipende dalla rapidità con cui i neuroni sensibili alla luce, dopo esser stati colpiti dai fotoni e aver avviato una complessa catena di reazioni chimiche, sono in grado di reimpostarsi e far ripartire questo processo. A influenzare tutto questo però – sostengono altri scienziati – potrebbe essere non solo il metabolismo di un certo animale, ma anche il suo particolare ruolo ecologico. Ad esempio gli erbivori della savana sono certamente più massicci degli insetti, ma un’elevata Cff gli sarebbe molto utile per proteggersi da leoni e ghepardi.

L’ambiente e lo stile di vita che caratterizzano un essere vivente possono influenzarne la capacità di registrare in un orizzonte temporale i cambiamenti del mondo esterno (e una  di queste capacità è proprio la Cff). Studiare come la vita di un animale ne definisce la visione del mondo è dunque altrettanto importante per comprendere come questo sia riuscito a vivere il tempo non più solo come presente, ma a declinarlo anche come passato e futuro. Lo sviluppo della capacità di distinguere momenti diversi in un’unica successione temporale determina anche la creazione di una coscienza fatta di ricordi e proiezioni verso il futuro. Ad esempio in fondo al mare, dove gli animali possono vedere ciò che li circonda solo entro un raggio di pochi metri, le loro menti hanno poche occasioni di sviluppare pianificazioni temporali. Al contrario, quando le prime creature viventi sono arrivate sulla Terra, gli scenari che avevano di fronte gli hanno permesso di ampliare anche i loro orizzonti mentali.

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