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12:36 domenica 16 novembre 2025
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.

Chi è Alaa, il blogger egiziano, e perché arrestano sempre lui

29 Novembre 2013

La notte tra giovedì e venerdì è stato arrestato Alaa Abd El-Fattah, uno dei più noti blogger egiziani. Chi segue le vicende mediorientali su Twitter, probabilmente lo conosce come @alaa e avrà certamnte notato l’hashtag #FreeAlaa. A dare la notizia dell’arresto è stata, proprio su Twitter, sua moglie Manal (@manal).

Tra i famosi blogger egiziani (Mahmoud Salem, più noto come Sand Monkey, BigPharaoh, Zeinobia e Mona Eltahawy, per dirne alcuni) Alaa è quello che è stato arrestato più spesso negli ultimi anni. Tanto che c’è chi sostiene che il suo recente arresto sia una sorta di termometro della situazione politica egiziana.

Al momento l’Egitto si trova sotto il controllo dell’esercito, che ha effettuato un colpo di Stato in cui ha deposto il presidente islamista Morsi, uno dei leader dei Fratelli Musulmani. Morsi, a sua volta, era giunto al potere dopo le prime elezioni democratiche della storia dell’Egitto, ma una volta giunto al potere si era comportato da autocrate, mettendo in galera gli oppositori politici e sparando sulla folla di manifestanti. Prima di lui, c’era Hosni Mubarak, dittatore giunto al potere nel 1981 dopo la morte del suo predecessore.

Tutti e tre questi governi hanno arrestato Alaa Abd El-Fattah almeno una volta.

Maggio 2006

Alaa Abd El-Fattah, a quel tempo 25 anni, era un giovane attivista anti-Mubarak che aveva messo insieme con la fidanzata, poi moglie, il blog manalaa. Viene arrestato durante una manifestazione pacifica a favore di una magistratura indipendente. La moglie organizza una campagna per liberarlo. In un periodo in cui i social media non erano diffusi, apre un sito intitolato FreeAlaa. Contemporaneamente, cerca di lanciare una “Google bomb” facendo associare alla parola “Egypt” il sito “FreeAlaa”, ma l’esperimento fallisce. Alaa comunque viene liberato dopo 45 giorni di detenzione. A quei tempi c’era Mubarak. Alaa parteciperà alla rivoluzione di piazza Tahrir, senza però essere arrestato.

Ottobre 2011

Alaa partecipa alle manifestazioni di Maspero (nome dell’edificio della TV egiziana al Cairo) in difesa dei diritti dei cristiani, dove le forze dell’ordine uccidono almeno 27 manifestanti. Verrà scarcerato dopo due mesi. In quel periodo era al potere lo Scaf, il consiglio delle Forze Armate che si era auto-incaricato di traghettare l’Egitto dalla caduta di Mubarak alle prime elezioni.

Marzo 2013

Alaa partecipa alle manifestazioni contro il presidente Mohammed Morsi. Viene accusato di “incitamento” contro il governo e questa volta si costituisce di sua spontanea volontà. La sua detenzione dura solo un giorno, ma ottiene molta visibilità. Al potere ci sono i Fratelli Musulmani.

Novembre 2013

Manal dà la notizia di un nuovo arresto. Su Twitter racconta di come la polizia sia entrata in casa loro sfondando la porta, picchiando lei e prendendo a forza Alaa, che ora si troverebbe in una prigione in mezzo al deserto. Manal ha successivamente postato su Twitter le foto del pavimento di casa insanguinato: la natura cruenta dell’arresto è aggravata dal fatto che la coppia, 31 anni lui e 30 lei, ha un bambino piccolo.

Da almeno un decennio Alaa è uno dei blogger filo-democrazia più attivi in Egitto, cosa che di per sé fa di lui un bersaglio. A differenza di altri noti attivisti (i sopracitati Mahmoud Salem, BigPharaoh e Zeinobia), che sono attivi sia in arabo che in inglese, scrive soprattutto in arabo. È dunque molto conosciuto in Egitto e un po’ meno in occidente, cosa che fa di lui una “preda più facile” per il regime.

Per saperne di più: il resoconto sul blog Egyptian Chronicles, in inglese.

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