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Emoji è razzista?

È una domanda che da tempo si stanno ponendo molti utenti, nella maggior parte dei casi nordamericani, dei dispositivi Apple (e quindi della casa giapponese Emoji, produttrice delle più utilizzate emoticon del pianeta). Questo perché in Emoji, tra i vari volti umani rappresentati, non ne esiste nessuno di etnia afro-americana.

Recentemente, una petizione apparsa su DoSomething propone di richiedere a Apple (che pur non possiede Emoji, azienda indipendente e basata in Giappone) di rivedere la “varietà” delle sue emoticon, e ha ricevuto (fino ad ora) quasi 2000 firme.

A segnalare la mancanza di afro-americani nelle “faccine” Emoji ci hanno pensato molti siti e utenti Twitter (con una Miley Cyrus molto insistente), ma uno dei post più duri sull’argomento è apparso su Immigration Talk, parlando non solo della mancanza di afro-americani (o in generale persone di colore) ma anche del significato culturale della caucasicità di figure come gli angeli, il poliziotto, o la principessa:

Some white emojis, such as the image of the police officer, appear to hold positions of power, emphasizing the idea that minorities do not commonly occupy skilled jobs like these. In addition, the blonde princess represents that only pure and royal whites can obtain power. In fact, I am surprised that they do not have a white king. The white angel also shows white purity, while an image of white hands held up in a prayer position implies that religion or Catholicism is a white concept. In addition, the absence of non-white females demonstrates a lack of awareness of the intersectionality between race and gender in society.

Dall’ultimo aggiornamento del sistema operativo, iOS6, Emoji ha introdotto due coppie gay, ma ancora nulla è stato fatto per quanto riguarda il colore della pelle. Dalla petizione di DoSomething arriva un suggerimento per l’azienda giapponese su cosa servirebbe per il prossimo iOS7, in uscita questo autunno:

Possibilmente, aggiungono, senza quei baffi a manubrio, però.

(via)