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I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.
Sally Rooney ha detto che i suoi libri potrebbero essere vietati in tutto il Regno Unito a causa del suo sostegno a Palestine Action E potrebbe addirittura essere costretta a ritirare dal commercio i suoi libri attualmente in vendita.
In Francia è scoppiato un nuovo, inquietante caso di “sottomissione chimica” simile a quello di Gisèle Pelicot Un funzionario del ministero della Cultura ha drogato centinaia di donne durante colloqui di lavoro per poi costringerle a urinare in pubblico.
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".

Perché gli attori anni ’90 avevano tutti lo stesso taglio di capelli

12 Settembre 2017

È difficile riconoscere i caratteri di un’epoca cinematografica mentre la si sta vivendo. Solo a posteriori ci si accorge di quali siano state le estetiche che hanno tenuto insieme, ad esempio, i film di una certa decade, tipo degli anni Ottanta .

Gli anni Novanta si sono distinti per storie a volte piene di ingenuità, o romanticismo; per i colori accesi (il bicromismo rosa – azzurro del decennio precedente accentuato dall’associazione di rosso e blu); le musiche synth-pop; ma anche un certo taglio di capelli, molto popolare tra gli attori più amati di quegli anni. La rivista Racked definisce questa acconciatura «folta, brillante, scompigliata ma non troppo, lunga ma non eccessivamente lunga, con un riga al centro». Per intenderci, è il taglio che avevano Devon Sawa in Casper, Leonardo DiCaprio in Titanic o Romeo + Giulietta, o attori più adulti come Johnny Depp in Sleepy Hollow e Hugh Grant in Notting Hill.

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Judith Joseph, esperta di psicologia adolescenziale e infantile, li definisce “i capelli dell’eroe”: «Per molte delle ragazze cresciute negli anni Novanta, i principi della Disney hanno rappresentato la prima cotta, la prima volta che hanno avuto esperienza di sentimenti romantici». John Smith di Pocahontas, il principe Eric della Sirenetta e Aladin avevano tutti un mucchio di fluenti capelli di media lunghezza.

In secondo luogo, dice Joseph, ci sono gli ormoni: «Non puoi avere capelli come quelli se non hai un sacco di testosterone. Una folta chioma significa che un giovane uomo è fertile, capace di riprodursi. Significa anche che è probabilmente muscoloso, quindi forte».

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