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02:31 venerdì 28 novembre 2025
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".
Secondo una ricerca dell’università di Cambridge l’adolescenza non finisce a 18 anni ma dura fino ai 30 e oltre Secondo nuove analisi neuroscientifiche, la piena maturità cerebrale degli adulti arriva molto dopo la maggiore età.
I fratelli Duffer hanno spiegato come settare la tv per guardare al meglio l’ultima stagione di Stranger Things I creatori della serie hanno invitato i fan a disattivare tutte le “funzioni spazzatura” delle moderne tv che compromettono l'estetica anni '80 di Stranger Things.
L’incendio di Hong Kong potrebbe essere stato causato dalle tradizionali impalcature in bambù usate nell’edilizia della città Le vittime accertate sono 55, ci sono molti dispersi e feriti gravi. Sembra che il rogo sia stato accelerato dal bambù usato nei lavori di ristrutturazione.
L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.

Perché si studia il “phubbing”, l’isolarsi col proprio smartphone

09 Giugno 2016

Anche a una festa particolarmente divertente, e anche a un pranzo di lavoro in cui sta avvenendo una discussione interessante, ci saranno sempre una o più persone che interrompono lo svolgersi degli eventi gettando occhiate più o meno fugaci allo schermo del loro telefono cellulare: il fenomeno è noto nei Paesi anglofoni come “phubbing”, crasi delle parole “phone” e “snubbing”, mostrarsi irrispettosi.

La prima comparsa del termine risale al 2008, quando l’australiano Macquarie Dictionary lo inserisce ufficialmente tra i suoi vocaboli, ma in quel momento sembra una prassi legata perlopiù al mondo dei teenager; oggi, al contrario, le scene quotidiane che implicano uno o più “phubbers” non hanno confini di età e abitudini. Chiunque, prima o dopo, nel corso della giornata si trova accanto a qualcuno impegnato a scrutare uno smartphone.

HONG KONG-CHINA-POLITICS-DEMOCRACY

La ricercatrice dell’Università del Kent Karen Douglas, aiutata da un team del suo ateneo, ha esaminato le interazioni sociali di 251 persone di età compresa tra i 18 e i 66 anni. La Douglas ha registrato che tutti i partecipanti allo studio avevano “snobbato” persone vicine a loro per dedicarsi a controllare il proprio telefono, e che la dipendenza da schermo era tanto più elevata quanto erano presenti dipendenze dall’uso dei social network e mancanze di autocontrollo. Douglas ha dichiarato: «La gente è sempre alla ricerca di informazioni e non riesce a posare il suo smartphone».

Particolare interessante, la ricerca ha chiarito che non soltanto la “fear of missing out” ha un ruolo in queste dinamiche, ma anche che più si è vittima di questi comportamenti è più si risulta inclini a ripeterli, rendendo più normale contesti come quelli citati all’inizio di questo articolo. Douglas e il suo team stanno anche espandendo gli studi all’impatto del phubbing sulle comunicazioni stesse, che secondo la ricercatrice sarebbe molto negativo, e peggiorerebbe anche lo stato d’animo dei partecipanti alla conversazione.

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