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10:03 domenica 21 settembre 2025
I servizi segreti britannici hanno lanciato un sito sul dark web per reclutare nuove spie Si chiama Silent Courier e, nelle intenzioni dell'MI6, dovrebbe servire soprattutto nella guerra d'intelligence con la Russia.
Visto che i ghiacciai si stanno sciogliendo, adesso la Cina usa il Polo Nord per farci passare le navi da carico Sembra assurdo, ma è convenienza: la rotta artica è più breve del 40 per cento e presenta molte meno incertezze geopolitiche.
La vedova del creatore di ER vuole portare i produttori di The Pitt in tribunale per aver copiato ER Sherri Crichton, moglie di Michael, sarebbe pronta a far causa al medical drama Hbo, fresco vincitore agli Emmy come Miglior serie drammatica. 
Luca Guadagnino si è proposto a Julia Roberts come regista del sequel de Il matrimonio del mio miglior amico Roberts ha confermato che il progetto esiste e Guadagnino si è subito offerto volontario come regista. 
I Mind Enterprises, il duo italodisco diventato famosissimo grazie ai social, suonerà al prossimo Coachella Dopo un'estate in cui sono apparsi nei feed di praticamente tutti, adesso la definitiva consacrazione sul palco del Coachella.
Il caso del cadavere di una 15enne ritrovato nella Tesla abbandonata del rapper D4vd è diventato l’ultima fissazione degli impallinati di true crime La vittima, Celeste Rivas, aveva 15 anni. Il rapper sta collaborando con le autorità. Al momento queste sono le uniche certezze di questa storia.
Tutte le recensioni di Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson dicono la stessa cosa: è un capolavoro Il film, con protagonista Leonardo DiCaprio, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 25 settembre.
Siccome una creator l’ha “accusata” di essere transgender, Brigitte Macron mostrerà in tribunale il suo Dna per dimostrare di essere nata donna E vincere così la causa per diffamazione contro Candace Owens, creator dell'alt-right Usa che sostiene che la Première dame abbia cambiato sesso.

Una mappa dell’Africa se non fosse stata colonizzata

12 Maggio 2016

Cosa sarebbe successo se l’epidemia di peste nera che ha più che decimato la popolazione europea tra il 1346 e il 1353 fosse stata ancora più mortale? Gli spagnoli non si sarebbero ripresi abbastanza da mettere in atto la Reconquista, ad esempio, e la tratta degli schiavi probabilmente non sarebbe mai iniziata; così, con ogni probabilità, non sarebbe mai avvenuta nemmeno la Conferenza di Berlino del 1884-85, quella con cui i regni del Vecchio continente si sono spartiti in via ufficiosa il territorio africano.

Il progetto dell’artista svedese Nikolaj Cyon si basa su queste premesse ucroniche, ma da esse parte per disegnare una mappa dell’Africa “come sarebbe stata”, con confini di Stati, regni, sultanati ed emirati che oggi non esistono. Il continente alternativo non si chiama nemmeno Africa, in omaggio a chi vede in questo nome un’altra imposizione dei conquistatori bianchi: il suo appellativo è Alkebu-Lan, un’espressione araba che vale “Terra dei neri”. Per distorcere la percezione europeo-centrica dell’Africa, il progetto assume peraltro una prospettiva geografica ribaltata.

alkebu-lan-1260

Africa_North_Up

Al di là di sei super-Stati (Al-Maghrib, Al-Misr, Songhai, Ethiopia, Kongo e Katanga), l’immensa superficie africana è ripartita in una miriade di nazioni di superficie piccola o piccolissima. Per tracciare i suoi confini allostorici, Cyon si è servito di un set di criteri che spaziano da lingue e dialetti comuni alla presenza di confini naturali, e da regni storici preesistenti ad affinità culturali. Piuttosto eloquentemente, nessuno dei numerosi borders stabiliti coincide con quelli siglati a Berlino a fine Ottocento.

Com’è facilmente intuibile dopo un primo sguardo alla cartina, l’Islam ha conquistato Alkebu-Lan, e la massiccia presenza di califfati, sultanati ed emirati lo sottolinea ulteriormente. Big Think, in maniera interessante, si chiede se questo scenario non varrebbe in fondo l’imperialismo storicamente esistito, quello europeo, «ma questo è materiale per un altro esperimento». Studiando la mappa, si nota come anche la Sicilia fa parte del continente africano – si chiama Siqilliyya Imārat, Emirato di Sicilia – mentre la maggior parte della penisola iberica è una colonia di Al-Maghrib, super-Stato che si estende grosso modo sulla superficie dell’attuale Marocco.

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