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Alla fine Valery Gergiev non si esibirà alla Reggia di Caserta  Dopo giorni di proteste e appelli internazionali è stato annullato il concerto diretto dal maestro russo filoputiniano.
Tyler, the Creator ha pubblicato a sorpresa un nuovo album S’intitola Don’t Tap the Glass, è stato anticipato da molti easter egg ed è molto breve: le dieci tracce durano meno di mezz’ora.
Anche in Giappone è cresciuto il consenso per l’estrema destra Il partito Sanseito ha rubato consensi alla maggioranza facendo leva su cospirazioni contro i vaccini e posizioni xenofobe.
Jonathan Anderson si occuperà dei costumi di Artificial, il prossimo film di Luca Guadagnino La stretta collaborazione tra lo stilista nordirlandese e il regista italiano continua dopo il lavoro svolto su Challengers e Queer.
Massive Attack, Brian Eno, Fontaines D.C. e Kneecap hanno formato un’associazione per difendere gli artisti pro Palestina L'obiettivo è difenderli dalle minacce e dalle cause legali, soprattutto le band e i musicisti più giovani.
È morto lo scrittore di culto Gilberto Severini Nel 2011 era arrivato tra i finalisti allo Strega con il libro "A cosa servono gli amori infelici".
I due maggiori premi letterari giapponesi quest’anno non sono stati assegnati perché non c’erano romanzi abbastanza belli I prestigiosi premi Akutagawa e Naoki, da regolamento, hanno deciso di saltare l’annata perché nessun candidato meritava di essere premiato.
Adolescence è la serie più vista nel 2025 su Netflix, persino più di Squid Game La serie inglese domina la classifica dei contenuti originali più visti, confermandosi così l'evento televisivo dell'anno.

La Harvard Library ha messo online un album di foto scattate da Virginia Woolf

28 Febbraio 2018

Tra i cinque sensi, quello della vista riveste un ruolo fondamentale nella scrittura di Virginia Woolf. Leggendo le pagine che ci ha lasciato, dalle sue opere più importanti ai racconti brevi, dai diari alle lettere, si evince che Woolf era grande una contemplatrice. Prima ancora di scrivere, osservava. E poi descriveva quello che aveva visto, il più delle volte niente di speciale: la gente frettolosa per le strade di Londra, i fiori nel giardino della sua casa, la luce del sole sul mare, una lumaca che striscia su un muro. Non sorprende affatto, quindi, scoprire che Woolf era anche un'”avida fotografa”, come la definisce Artnet annunciando una bellissima iniziativa della Harvard Library.

Non solo Woolf scattava fotografie, ma amava raccoglierle ordinatamente dentro appositi album, come si usava fare un tempo. La biblioteca di Harvard è in possesso di ben sei album, chiamati “la serie di Monk’s House”. Monk’s House è la casa dove la scrittrice ha vissuto dal 1919 all’anno della sua morte, il 1941, e si trova a a Southease, nell’East Sussex (la stagione migliore per visitarla è la primavera: ha un bellissimo giardino, conservato così come Virginia e Leonard l’avevano organizzato). Un rifugio dal caos di Londra, dove i coniugi Woolf tornarono sempre più spesso, fino a stabilirsi lì definitivamente. L’ultimo album è del 1947: anche dopo la morte di Virginia, il marito Leonard portò avanti la tradizione.

Recentemente la Harvard Library ha caricato sul suo sito le scansioni di uno degli album, così tutti possiamo curiosare tra le foto di Virginia Woolf comodamente da casa. Anche a guardarle da uno schermo, sono immagini emozionanti: ci sono gli amici famosi e meno famosi (W.B. Yeats e E.M. Forster, il circolo di Bloomsbury), c’è il caro Leonard, ma ci sono anche scatti molto spontanei. È un po’ come guardare il profilo Instagram di Virginia Woolf: che foto avrebbe postato? Ritratti di amici, certo, ma anche paesaggi, dettagli: un gatto nell’erba, il tronco di un albero ricoperto di neve, l’acqua del fiume Ouse.

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