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Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.

In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico

Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.

01 Luglio 2025

Dopo lunghe ore di proteste e diverse cariche, la polizia è riuscita a disperdere la folla che si era riversata per le strade di Istabul ieri sera, lunedì 30 giugno. A scatenare la protesta è stata la notizia della pubblicazione di una vignetta satirica che ritraeva e derideva il profeta Maometto, sulla storica rivista satirica turca LeMan. Quando si è sparsa la voce, alcuni manifestanti hanno anche compiuto atti di vandalismo contro un bar frequentato dalla redazione della rivista. La vignetta, stando alle ricostruzioni fin qui, è quella che vedete qui sotto.

A rendere ancora più incredibile questa storia è il fatto che, secondo le ricostruzioni giornalistiche, si è trattato di un “equivoco”. Il disegno infatti ritrae un uomo musulmano, presumibilmente palestinese, ucciso dai raid israeliani a Gaza, a cui il disegnatore ha dato il nome fittizio (e comunissimo nei Paesi musulmani, 200 milioni di persone nel mondo si chiamano così) di Muhammad. L’omonimia con il profeta è bastata a far scoppiare non solo le proteste ma anche la repressione della polizia: poche ore dopo l’inizio delle violenze, infatti, le forze dell’ordine hanno preso in custodia il vignettista reo di aver disegnato la scenetta e il designer che l’ha impaginata all’interno dell’ultimo numero di LeMan. Il ministro degli Interni Ali Yerlikaya ha confermato che entrambi saranno processati. 

Il direttore della testata Tuncay Akgun ha spiegato a diversi giornali europei che hanno ricostruito e seguito la vicenda che la vignetta «ha nulla a che vedere con il profeta Maometto. Non correremmo mai un simile rischio.» Il giornale infatti ha già subito diversi attacchi in passato, per esempio quando si è schierato dalla parte dei colleghi francesi di Charlie Hebdo dopo l’assalto alla sua redazione nel 2015. Le autorità turche però sembrano rimanere dell’idea che LeMan stesse irridendo il profeta e i «sacri valori della società turca», condannando pubblicamente il giornale.

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