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07:55 sabato 23 agosto 2025
Daniel Day-Lewis non recita più ma ha fatto un’eccezione per il film d’esordio di suo figlio  Sono passati otto anni dalla sua ultima volta, ha interrotto il pensionamento per fare il protagonista nell'opera prima del figlio Ronan.
Il rebranding dell’Eurovision per il 70esimo anniversario non sta andando per niente bene Il nuovo logo, soprattutto, non piace né ai fan né ai graphic designer, che già chiedono di tornare alla versione precedente.
L’organizzazione che monitora la sicurezza alimentare nel mondo ha confermato per la prima volta che a Gaza c’è una carestia Secondo l'Integrated Food Security Phase Classification, organizzazione alla quale si affida anche l'Onu, a Gaza la situazione è di Carestia/Catastrofe umanitaria.
Il nuovo trailer del Mostro conferma che la serie di Stefano Sollima è uno dei titoli imperdibili della Mostra del cinema di Venezia Dopo la prima a Venezia sarà disponibile su Netflix a partire dal 22 ottobre.
L’ultimo film della saga di Mission: Impossible è stato trasmesso gratuitamente su YouTube, ma ha potuto “vederlo” solo chi conosce l’alfabeto Morse E il pubblico sembra aver molto apprezzato l'iniziativa, a giudicare dai commenti che si leggono su YouTube.
A Maiorca quest’anno ci sono molti meno turisti a causa delle proteste contro l’overtourism Addirittura il 40 per cento in meno rispetto al 2024, secondo gli allarmatissimi balneari, ristoratori e albergatori locali.
Un sacco di gente è andata a vedere un concerto di Justin Bieber a Las Vegas senza accorgersi che sul palco non c’era lui ma un sosia Ci è voluta una canzone intera (una non eccellente interpretazione di "Sorry") prima che qualcuno cominciasse a sospettare.
È uscito il primo trailer di Good Boy, l’horror raccontato dal punto di vista di un cane Chi il film l'ha già visto dice che è bellissimo e che il protagonista, il cane Indy, meriterebbe un premio per la sua interpretazione.

Il mercato del vino non andava così male dal 1961

Il 2024 è stato un anno pessimo e il 2025, a causa dei dazi, si preannuncia persino peggiore.

16 Aprile 2025

Secondo l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, il 2024 è stato un anno terribile per il mercato del vino. In un comunicato stampa diffuso martedì 15 aprile, l’Organizzazione ha spiegato che era dal 1961 che nel mondo non si vendevano così poche bottiglie di vino. Meno 3,3 per cento di vendite rispetto all’anno precedente, che già non era stato granché; la situazione è addirittura peggiore dal punto di vista della produzione, calata del 4,8 per cento nello stesso periodo. E tutto questo prima dell’introduzione/sospensione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump.

Giorgio Delgrosso, che per l’Organizzazione si occupa di statistiche e ricerche, ha spiegato che questa crisi non è dovuta soltanto alle circostanze storiche. Ovviamente, l’inflazione, i rallentamenti della supply chain, il generale clima di incertezza politico-economica contribuiscono a peggiore una situazione già difficile. Ma, come spiega Delgrosso, «è importante tenere in considerazione anche i fattori strutturali, a lungo termine, che sono alla base di questa diminuzione del consumo di vino». Non è una questione nuova: sono anni che parliamo (anche qui su Rivista Studio) di come stia cambiando e sia cambiato il rapporto con l’alcol, della Generazione Z che sembra farne tranquillamente a meno, dei prezzi – aumentati del 30 per cento a bottiglia negli ultimi cinque anni – che non aiutano certo anche chi un calice di vino ogni tanto se lo berrebbe con piacere.

Tutto questo ha contribuito a un calo del consumo di vino del 12 per cento in cinque anni, con previsioni nerissime per il 2025 e l’immediato futuro: i dazi potrebbero avere l’effetto di «una bomba» per il settore, dice Delgrosso. In parte, è già così. Vedremo cosa succederà allo scadere dei tre mesi di pausa decisi da Trump dopo l’introduzione dei dazi.

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