Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
L’Uzbekistan pagherà 3000 dollari ai turisti che prenderanno il Covid visitandolo
Il Coronavirus, lo sappiamo, ha messo in ginocchio il turismo in moltissimi Paesi nel mondo, Italia in primis. Così, i governi di ogni latitudine si ingegnano come possono per cercare di far riprendere i flussi di viaggiatori e risollevare, almeno parzialmente, l’economia stagnante. Al posto di tamponi e regimi di quarantena, e di spot televisivi e influencer, però, l’Uzbekistan ha scelto un metodo alternativo per invogliare e rassicurare le persone a visitare il Paese dell’Asia centrale. Come segnala Vice Us, infatti, il governo pagherà una somma corrispondente al valore di 3000 dollari a ogni turista che dovesse malauguratamente contrarre il Covid-19 mentre si trova in Uzbekistan. La somma è modulata sul costo delle cure del virus da quelle parti ed è soprattutto indicativa della fiducia che il governo che ha investito nella sua strategia di contenimento. La risposta dell’Uzbekistan alla pandemia, infatti, è stata rapida e decisa: a metà marzo, quando c’erano solo una manciata di casi confermati, il Paese ha chiuso gli aeroporti, i confini e annunciato una quarantena rigorosa. Così facendo, al momento l’Uzbekistan ha registrato 84 decessi su una popolazione di 33 milioni di persone.
La scorsa settimana, il presidente Shavkat Mirziyoyev ha firmato il decreto e ha lanciato la campagna “Safe Travel Guaranteed”, nel tentativo di rinvigorire il crescente settore turistico del suo Paese che, secondo Insider, è stato il quarto mercato turistico in più rapida crescita nel 2019. Per accedere al compenso in caso di contrazione del virus, però, bisogna aver rispettato alcune regole: tutti i turisti dovranno aver viaggiato con una guida turistica locale, che sarà stata certificata come tale solo dopo aver aderito al protocollo di sicurezza e igiene. Lo stesso dicasi per i siti turistici e le strutture ricettive, che dovranno ottenere la certificazione da parte del governo per dimostrare il rispetto dei nuovi standard di sicurezza sanitaria ed epidemiologica. A luglio sono ripresi i voli internazionali dai Paesi considerati a basso rischio, come il Giappone, la Cina, la Corea del Sud e Israele, mentre i viaggiatori che provengono dall’Unione Europea e dal Regno Unito saranno costretti a sottoporsi a 14 giorni di auto isolamento all’arrivo, ma il governo uzbeko ha già detto che queste misure verranno revocate una volta che questi Paesi ridurranno i loro tassi di infezione.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.