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Uniqlo ha fatto causa a Shein per aver copiato la sua borsa virale

Lo scorso martedì la multinazionale giapponese Fast Retailing, proprietaria di Uniqlo, ha annunciato di aver fatto causa a Shein ed altre due aziende affiliate con l’accusa di aver venduto una copia della sua celebre mini borsa a tracolla.  Come raccontato lo scorso anno su Industry, la borsa a tracolla di Uniqlo, conosciuta come “moon bag”, “banana bag” o ancora “Mary Poppins bag”, era diventata virale nel corso del 2022 per la sua versatilità e per la sua sorprendente capienza, oltre che per il prezzo decisamente contenuto (poco meno di 20 dollari negli Stati Uniti, e 15 euro in Italia). Una lunga serie di sold-out e attesissimi re-stock l’avevano infine portata ad essere definita la borsa dell’anno del 2023 secondo Lyst, azienda e app per lo shopping che annualmente osserva ricerche, vendite e conversazioni sui social per compilare il “Lyst Index”, una lista degli oggetti e dei marchi più desiderati dai consumatori. 

Come si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito dell’azienda, Fast Retailing richiede che Shein rimuova immediatamente dal proprio e-commerce il “prodotto imitato” e pretende una compensazione per i danni subiti a livello di vendite. Non è la prima volta che l’azienda cinese di fast-fashion riceve accuse del genere, tanto dai cosiddetti “small business” e da giovani designer indipendenti quanto dai grandi marchi del lusso. Talvolta sono addirittura gli altri giganti del fast-fashion, il cui business è fondato sulla proposta veloce di oggetti trendy a prezzi accessibili, a denunciare le copie Shein: sia Temu che H&M hanno intrapreso azioni legali contro l’azienda cinese ma, ironicamente, entrambi i marchi propongono sul loro sito delle borsa a tracolla in nylon estremamente simili all’originale di Uniqlo. 

Shein, che nonostante queste accuse e la sempre maggiore consapevolezza di parte dei consumatori rispetto alle critiche condizioni di lavoro dei suoi dipendenti e all’impatto disastroso che il suo modello di produzione ha sull’ambiente, continua a crescere haul dopo haul, non ha rilasciato dichiarazioni e il “prodotto imitato” è ancora acquistabile sul loro sito per meno di 4 euro.