Senza neanche sforzarsi, Vanoni è diventata un idolo della cultura internettiana italiana. Perché aveva capito l'unica cosa che conta per "vincere" internet: non prendere niente sul serio, neanche se stessi.
È morto Udo Kier, uno dei volti più affascinanti e inquietanti del cinema europeo
Attore di culto del cinema horror, Kier ha lavorato con tutti i grandi maestri europei, da Fassbinder a Von Trier, da Herzo ad Argento.
L’attore tedesco Udo Kier è morto domenica mattina in un ospedale di Palms Springs, all’età di 81 anni. Ad annunciarlo è stato il compagno, l’artista Delbert McBride, secondo quanto riporta Euronews.
Quella di Kier è stata una delle carriere cinematografiche più anticonvenzionali del ‘900, capace di tenere insieme horror, videogiochi, video musicali e opere autoriali. Il filo rosso dei suoi oltre duecento crediti cinematografici era la predisposizione a interpretare ruoli sorprendenti, talvolta estremi, in film lontani dalle mode e dai gusti del momento. Dai vampiri di Blade agli spoof trailer di Tarantino e Rodriguez in Grindhouse, presenza fissa nei film di Lars Von Trier e di Fassbinder, a cui fu legato sentimentalmente a inizio carriera, Kier amava sia il cinema di nicchia che quello pop. Le scelte anticonvenzionali resero la sua stessa presenza nel cast di un film sinonimo di creatività e sperimentazione, come ricorda World of Reel.
Kier amava prendersi rischi anche nella vita, forse perché è stata sorprendente sin dalla nascita, nella Colonia assediata dagli alleati del 1944. L’ospedale in nacque fu bombardato pochi minuti dopo la sua nascita, lui e la madre furono estratti dalle macerie diverse ore dopo, indenni. A soli 18 anni lascia la Germania e va a Londra per imparare l’inglese, inizia a diventare una presenza fissa dei film horror di vampiri e mostri, grazie al suo sguardo glaciale e a quel volto che sembrava fatto apposta per interpretare creature “sovrannaturali”, affascinati e inquietanti allo stesso modo. Mentre intreccia un sodalizio artistico e sentimentale con Rainer Werner Fassbinder, inanella collaborazioni con tutti i grandi del cinema internazionale: Lars von Trier lo vorrà in buona parte del suoi film, insieme a Gus Van Sant, Werner Herzog, Walerian Borowczyk, Alexander Payne, Paul Morrissey, Dario Argento.
Kier però non ha mai snobbato la cultura pop, apparendo nei controversi servizi fotografici di Erotica di Madonna e in “Make Me Bad” dei Korn, diventando anche un noto doppiatore per il mondo dei videogiochi (l’ultimo è stato l’horror di Hideo Kojima, OD, al quale sta collaborando anche Jordan Peele). È stato uno spirito libero anche nella vita: non ha mai nascosto la sua omosessualità, anche in anni in cui c’era aperta ostilità rispetto a interpreti dichiaratamente queer. In anni recenti aveva stretto un sodalizio con il regista brasiliano Kleber Mendonça Filho, noto per i suoi film spiazzanti e sopra le righe: il suo ultimo ruolo è stato quello in O Agente Secreto, considerato una della possibili sorprese degli Oscar 2026.
Nel 2015 ha fondato e dirige una delle case editrici più interessanti in Italia. Pubblicando nuove voci italiane e stranieri di successo ha dimostrato che si può vincere la crisi, che i lettori cambiano ma la lettura resterà sempre.