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La tv russa ha mostrato la simulazione di un attacco nucleare alla Gran Bretagna

Sono settimane ormai che la Russia ha ufficialmente inserito la minaccia nucleare nel suo arsenale propagandistico. Se da un lato, infatti, c’è la posizione ufficiale del governo della Federazione, secondo il quale «non ci sono vincitori in una guerra nucleare, per questo non ci si può neanche pensare», dall’altra ci sono le parole dei vari “megafoni di Putin”, propagandisti che un giorno sì e l’altro pure usano la tv di Stato russa per ricordare al mondo lo status di superpotenza nucleare del loro Paese. Tra questi c’è Dmitry Kiselyov, presentatore di Pervyj kanal tra i più noti, che lunedì ha mostrato nel suo programma la simulazione di un attacco nucleare lanciato dalla Russia contro la Gran Bretagna.

Stando a quanto dice Kiselyov, la Russia avrebbe la capacità di spedire la Gran Bretagna «nelle profondità del mare» usando una super arma chiamata Poseidon. «L’esplosione di questo missile termonucleare nei pressi della costa britannica causerebbe un gigantesco tsunami, con onde che arriverebbero fino ai cinquecento metri di altezza. Uno solo di questi attacchi porterebbe con sé altissimi livelli di radiazioni: passando sopra le isole britanniche, lo tsunami renderebbe il Regno Unito, o quel che ne resterebbe, un deserto inabitabile».

Stando a quanto riporta il Guardian, il “servizio” della tv russa è da intendersi come una risposta alla decisione dell’Inghilterra di continuare a sostenere l’Ucraina sia dal punto di vista militare che da quello diplomatico e politico: Boris Johnson è stato il primo Presidente del Consiglio a parlare al Parlamento ucraino dall’inizio dell’invasione russa, occasione in cui il premier britannico ha ribadito ancora una volta che «l’Ucraina vincerà, l’Ucraina sarà libera». Un sostegno che ha fatto del Paese uno dei bersagli prediletti della propaganda russa: lo stesso Kiselyov, in più di un’occasione, ha detto che è stato il governo inglese a minacciare per primo la Russia di un attacco con missili nucleari. Una falsità, ovviamente.